MAMMALS

MAMMALS

Creata da James Richardson

Voto: 6

Non basta un buon cast a salvare una dark comedy troppo amara e un’umanità troppo brutta: Mammals sarebbe stata forse più incisiva se fosse durata di meno.

Mammals: solo sei episodi per raccontare l’infedeltà, ma comunque troppi

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Per quanto sia vero che l’apprezzamento di un libro, una canzone, un film, una serie sia soggettivo, nel caso di Mammals il giudizio è inequivocabilmente determinato da quanto siamo in grado di discernere dalla qualità della sceneggiatura, della messa in scena e delle prove attoriali, dalla sgradevolezza dell’argomento e dall’esecuzione. È lo stesso motivo per cui la pluripremiata White Lotus è considerata un capolavoro da alcuni o una visione orribile da altri. Giudichiamo l’umanità meschina e la sua deplorevole messa alla berlina nello show e non lo show stesso. Un discorso analogo può essere applicato a Mammals, dall’11 novembre su Prime Video, sei episodi concepiti e sviluppati da Jez Butterworth di Birthday Girl e Britannia per spiegarci come e quanto la nostra specie non sia in grado di ergersi, a causa dei propri istinti, sopra gli altri mammiferi. Di una sola cosa parla lo show: l’incapacità di confessare che la monogamia è un costrutto sociale impraticabile nella realtà e che l’istinto animale finisce per trionfare. Mammals è la cronaca tragicomica delle indagini dello chef Jamie sulle attività extraconiugali della seducente, criptica e sfuggente moglie Amandine (Melia Kreiling), intrecciata con la vicenda di un’altra coppia – formata dalla sorella e dal cognato del protagonista, Jeff (Colin Morgan) e Lue (Sally Hawkins) – parimenti in crisi matrimoniale.

Le sfumature di un’ossessione

Mammals, Melia Kreiling in una sequenza
Mammals, Melia Kreiling in una sequenza della serie

Jamie è uno chef stellato che vive un periodo particolarmente stressante a causa dell’apertura imminente del suo primo ristorante. La situazione è ancora più dolorosa e lacerante perché lui e la moglie Amandine hanno appena perso il secondo figlio a causa di un aborto spontaneo. Le settimane successive sono segnate dal lutto, dalla paranoia e dall’isteria perché Jamie non si dà pace del comportamento sempre più sfuggente di Amandine. Il mistero del perché lei cerchi di passare meno tempo possibile con il marito è, agli occhi del pubblico e di chiunque oltre al cuoco, lampante. L’incapacità di conoscere e capire il proprio partner anche dopo anni di convivenza è un terreno frequentemente battuto della narrativa, e spesso la sentenza sull’amore e le relazioni è di quelle che abbattono. Jamie è progressivamente più ossessionato e maniacale nella sua ricerca dei segreti di Amandine. È anche morboso, perché non lesina nel soffermarsi come un voyeur masochista sulle relazioni giudicate (sia in torto che a ragione) inopportune che la donna intrattiene al di fuori della loro.

Brutte persone

Mammals, James Corden, Colin Morgan, Sally Hawkins e Melia Kreiling in un momento
Mammals, James Corden, Colin Morgan, Sally Hawkins e Melia Kreiling in un momento della serie

Il celebre conduttore di talk show James Corden, lanciato dalla deliziosa sitcom britannica Gavn & Stacey, torna a recitare nei panni di questo chef irascibile, geloso e possessivo disposto, lo afferma lui stesso, “anche a uccidere per la moglie”. Corden è molto bravo nell’accollarsi il ruolo di un uomo oppresso dal dolore, dal senso di tradimento e dalla perdita di controllo. I toni della dark comedy gli sono congeniali, ma è impossibile tifare per un personaggio scostante, aggressivo, sproporzionatamente invadente e fissato; e, soprattutto, che è tutt’altro che una vittima (il colpo di scena finale arriva come una doccia fredda rivoltando completamente la prospettiva della storia). Dietro al professato amore assoluto di Jamie ci sono solo debolezza, gelosia e la propria fallacia. Gli altri personaggi non aiutano a rendere la fruizione più sostenibile, anzi sono schiettamente sgradevoli: Amandine è egocentrica, insensibile e scortese quanto Jamie è maleducato e patetico.

Una lunga agonia

Mammals, James Corden e Melia Kreiling in una scena
Mammals, James Corden e Melia Kreiling in una scena della serie

Quella di Mammals è una tragedia familiare, ma solo nei limiti dell’evento che introduce la narrazione. Per il resto è normale amministrazione, la presa di coscienza che nella vita perfetta di individui ricchi, di successo, belli e in salute l’unica ombra sia costituita dall’apparentemente insormontabile ostacolo di non saper controllare la proprio libido. Una regia e una mise en scène neutre giocano per sottrazione lasciando allo spettatore solo quei quattro personaggi da contemplare mentre marinano nelle rispettive miserie. Si può solo crogiolarsi nella visione della sistematica dimostrazione che l’amore non è in grado di superare qualsiasi ostacolo. Mammals mira alla provocazione – insinuando che la storia di Jamie e Amandine e quella di Jeff e Lou costituiscano l’inflessibile norma: tutte le relazioni sono infelici e per lo stesso motivo. Forse se la sceneggiatura non fosse stata diluita in sei episodi (ne bastavano quattro) infliggendoci tanto a lungo personaggi così poco amabili, avremmo potuto sentirci più indulgenti verso questa serie. Così è uno strazio: non è la bruttezza della verità a farsi invisa, è l’esecuzione della serie a non lasciare scampo.

Mammals, la locandina
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Scheda

Titolo originale: Mammals
Creata da: James Richardson
Regia: Stephanie Laing
Paese/anno: Regno Unito / 2022
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Sally Hawkins, Colin Morgan, Henry Lloyd-Hughes, James Corden, Caroline Loncq, Karl Johnson, Naoko Mori, Adelle Leonce, Cécile Fisera, Gary Pillai, Isla Gie, Jacqueline King, Leo Turner, Melia Kreiling, Melissa Phillips, Mido Hamada, Nina Toussaint-White, Paul Cawley, Rasmus Hardiker, Samuel Anderson
Sceneggiatura: Jez Butterworth, James Richardson
Fotografia: Mattias Nyberg
Montaggio: Anthony Boys, Joe Klotz, Brenna Rangott
Musiche: Graham Coxon
Produttore: Georgina Lowe, Joel Stokes, Dee Collier
Casa di Produzione: Street Hassle, Vertigo Films
Distribuzione: Amazon Prime Video

Data di uscita: 11/11/2022

Trailer

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Giornalista pubblicista, persona per niente seria. Fissata con gli anni ’80, la fantascienza e l’horror, i film di arti marziali e le serie coreane, i cartoni animati e i manga. E altre cose, ma non ne scrivo.

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