GANNIBAL

GANNIBAL

Creata da Masaaki Ninomiya

Voto: 8.5

Si è appena conclusa la prima stagione del j-drama horror giapponese di Disney+ Gannibal, una delle serie più terrificanti dell’ultimo lustro.

Ciò che fa più paura

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Spuntato in sordina su Disney+ durante le festività natalizie, il j-drama a tinte horror Gannibal è probabilmente la serie più sottovalutata dell’anno, colpa non solo della scarsa pubblicità e della programmazione in un periodo dell’anno poco affine al genere (sebbene uno della migliori serie dell’orrore del decennio, Sweet Home, abba debuttato due anni fa proprio a Natale), ma anche del fatto che pochi si aspettavano di veder comparire sulla piattaforma della casa di Topolino un prodotto così truculento. La prima stagione, composta da sette puntate, è tratta dal manga di Masaaki Ninomiya. Non capita spessissimo che i fumetti nipponici vengano trasposti in live action senza passare dal trattamento in anime, ma affidarsi ad attori in carne e ossa è sicuramente un vantaggio quando si può contare su performance magistrali e la tensione psicologica è fondamentale come in questo caso.

Uno contro tutti

Gannibal, un'inquadratura
Gannibal, un’inquadratura della serie

Daigo Agawa è un giovane poliziotto, un marito e il padre di una bimba piccola, “punito” con il trasferimento in un paesino rurale di una sperduta campagna di cui diviene il rappresentante delle forze dell’ordine. La causa dell’allontanamento è dovuta al temperamento di Daigo, il quale tende a entrare in modalità berserk se sottoposto a troppa pressione. Dopo aver massacrato un criminale, la lenta e noiosa quotidianità del villaggio sembra l’ideale per sedare lo spirito irruento di Agawa e crescere la figlia in un ambiente sereno. Quando Daigo scopre che il suo precedessore, Kano, è scomparso in modalità misteriose e che il suo primo caso è il ritrovamento del cadavere della matriarca locale rinvenuta con i segni di morsi umani sul corpo, intuisce che la sua nuova carriera lo condurrà in una spirale di orrore e follia. Gannibal segue la struttura dell’uno contro tutti, ovvero Daigo contro tutti i paesani, i quali sembrano persone per bene ma sono invadenti e si rivelano reticenti quando interrogati sulla potente famiglia locale, i Goto. Di questa faceva parte Gin, l’anziana levatrice del villaggio ufficialmente sbranata da un orso.

Orrori di provincia

Gannibal, un'immagine
Gannibal, un’immagine della serie

Gannibal è un thriller psicologico, un mystery, un horror, un dramma familiare; man mano che la narrazione procede l’atmosfera che circonda la placida località si fa più opprimente, claustrofobica. Quando la paranoia si dirada, il confronto con la follia che davvero avvolge il villaggio non è solo angosciante, è terrificante. Nello show non è solo l’argomento tabù del cannibalismo a perturbare: il fanatismo, la paura, il condizionamento mentale di una comunità nella quale antichi e selvaggi rituali sono ancora radicati e le superstizioni hanno più potere della scienza e della religione sono fattori agghiaccianti. Gannibal procede con esasperante e calcolata lentezza nel dispensare i dettagli raccapriccianti delle pratiche locali; una trasposizione in anime avrebbe concesso più libertà nella messa in scena di tali oscenità ma al regista Shinzo Katayama non pare importare: perché se dapprima la fitta natura dei boschi circostanti e le ombre della notte celano le visioni più orrende, gli ultimi episodi sono un tripudio di splatter e brutalità, di volti di giovani uomini sfigurati da morsi bestiali e di bimbi sbranati vivi. La follia che pervade Gannibal è in contrasto con la dolorosa lucidità del nuovo capofamiglia dei Goto, Keisuke (Sho Kasamatsu) – che a tratti sembra segretamente desiderare più di ogni altra cosa di essere fermato – e con la pervicace logica di Daigo, che tramite insospettabili doti investigative riesce a ricostruire i particolari di una storia orrorifica rimasta celata per secoli.

Volti che contano

Gannibal, un'inquietante scena
Gannibal, un’inquietante scena della serie

Daigo è una creatura cangiante: quello che appare come un detective cocciuto ma debole si rivela dapprima un osso duro e un picchiatore furibondo per poi rivelarsi un investigatore metodico disposto a tutto per la verità. In un confronto significativo con la moglie questa lo accuserà di essere intimamente compiaciuto di essersi ritrovato in una situazione pericolosa e di non voler desistere per bisogno di adrenalina: il sospetto che abbia ragione è lecito, e l’analisi psicologica di questo personaggio così insospettabilmente contraddittorio è l’aspetto più intrigante dello show dopo quello horror. Molto del merito va al bravo Yuya Yagira, l’interprete di Daigo, che nel suo curriculum vanta il primato di essere stato l’attore più giovane – aveva solo 14 anni – a vincere il prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, per Nessuno lo sa di Hirokazu Kore-eda. Yagira ha pagato le conseguenze di tanta prematura popolarità: provato tanto da tentare il suicidio, ha abbandonato la carriera di attore per alcuni anni, per poi tornare in età adulta a recitare facendosi ammirare, tra i vari ruoli, anche nei panni del giovane Takeshi Kitano in Asakusa Kid di Netflix. Gannibal si conclude con un cliffhanger da brivido, nel quale si intravede per l’ultima volta il mostruoso vecchio senza nome: avremmo preferito un epilogo meno sospeso, ma l’impatto visivo di quegli ultimi fotogrammi è probabilmente più efficace di qualsiasi altro promemoria di prestare attenzione alla programmazione della seconda stagione. Perché niente fa più paura dei paesani superstiziosi, dei culti ancestrali e dei cannibali.

Gannibal, la locandina
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Scheda

Titolo originale: Gannibal
Creata da: Masaaki Ninomiya
Regia: Shinzô Katayama, Hayato Kawai
Paese/anno: Giappone / 2022
Genere: Horror, Drammatico, Fantascienza, Thriller
Cast: Gô Rijû, Baijaku Nakamura, Himaru Ikeshita, Hirota Otsuka, Kana Kita, Kazuki Sawai, Kokone Shimizu, Mahiro Takasugi, Mitsuo Yoshihara, Rairu Sugita, Reina Nakamura, Riho Yoshioka, Riku Okabe, Ryubun Sumori, Seiji Rokkaku, Shigemitsu Ogi, Shô Kasamatsu, Shôji Ômiya, Sowa Omine, Takato Nagata, Takato Yonemoto, Toshihiro Yashiba, Toshimine Kido, Umi Umiguchi, Yoshi Sakô, Yûtarô Nakamura, Yûya Matsuura, Yûya Yagira
Sceneggiatura: Masaaki Ninomiya, Takamasa Ôe
Fotografia: Naoya Ikeda
Musiche: Brian D'Oliveira
Produttore: Tatsuya Iwakura
Distribuzione: Disney+

Data di uscita: 28/12/2022

Trailer

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Giornalista pubblicista, persona per niente seria. Fissata con gli anni ’80, la fantascienza e l’horror, i film di arti marziali e le serie coreane, i cartoni animati e i manga. E altre cose, ma non ne scrivo.

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