I PEGGIORI GIORNI

I PEGGIORI GIORNI

Edoardo Leo e Massimiliano Bruno dirigono, collaborano alla sceneggiatura e recitano in I peggiori giorni. Commedia a episodi, quattro in tutto, per mostrare vizi, virtù e ipocrisie degli italiani. Cast importante, da Anna Foglietta a Fabrizio Bentivoglio a Claudia Pandolfi a Rocco Papaleo, ma non solo.

L’Italia spiegata in quattro giorni speciali

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Era cominciata con i giorni migliori, non poteva finire altrimenti. I peggiori giorni, regia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, nelle sale italiane il 14 agosto 2023 per Vision Distribution, è un sequel ideale, un completamento, un perfezionamento. Il logico sviluppo di un discorso cominciato con I migliori giorni, che tra l’altro era uscito neanche troppo tempo fa, all’inizio dell’anno, in un periodo molto confortevole per gli incassi. Va dunque riconosciuto il coraggio di un’operazione che si inserisce nel solco di un’estate, quella del 2023, che ce la sta mettendo davvero tutta per sovvertire alcune cattive abitudini del mercato italiano che, di riflesso, condizionano anche le scelte del pubblico. Commedia a episodi, quattro, dal cast pregevole; nello spirito e nella struttura l’intento è di recuperare all’umorismo quelle sfumature di amarezza e satira sociale che sono proprie della nostra commedia nei suoi giorni migliori (!). Edoardo Leo e Massimiliano Bruno vogliono farci ridere delle nostre miserie. Parlare di Italia, per loro, vuol dire parlare di famiglie sottosopra.

Da Natale ad Halloween, per la cronaca di un anno (poco) ideale

I peggiori giorni, Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Neri Marcoré e Anna Foglietta in una scena
I peggiori giorni, Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Neri Marcoré e Anna Foglietta in una scena del film

I peggiori giorni cui il titolo allude sono quattro e cioè: Natale, Primo Maggio, Ferragosto e Halloween. L’ideale filo rosso narrativo, la cronaca di un anno sui generis che comincia a Natale. Un padre, Renato Carpentieri, riunisce i tre figli Massimiliano Bruno, Edoardo Leo e Anna Foglietta, perché ha bisogno di un rene e toccherà a uno dei (molto recalcitranti) pargoli provvedere al sacrificio. Ma chi? Primo Maggio è un passo due: lavoratore licenziato senza giusta causa, Giuseppe Battiston, non si rassegna a perdere la liquidazione e per questo sequestra in fabbrica il suo ex padrone, Fabrizio Bentivoglio, imprenditore sul lastrico e sull’orlo del suicidio. La regia è in entrambi i casi di Edoardo Leo, che contribuisce anche alla sceneggiatura.

I restanti due episodi sono diretti e scritti (in collaborazione) da Massimiliano Bruno. È arrivato Ferragosto, caldo permettendo, e la storia è quella di Ricky Memphis e Claudia Pandolfi, coppia ruspante e facoltosa che riceve la visita dei vicini di ombrellone, i sofisticati Anna Ferzetti e Neri Marcorè, che denunciano molestie sessuali ai danni della figlia da parte dei figli dei primi. Halloween chiude il cerchio con un velo di malinconia e un incredibile scherzo del destino. Rocco Papaleo è un mago prestigiatore, il cuore spezzato dopo la morte della moglie, che per una clamorosa coincidenza organizza con la figlia Sara Baccarini uno spettacolo nella lussuosa residenza di Giovanni Storti, ex amico ed ex rivale in amore. Famiglie di sangue, sociali, balneari, spezzate. La famiglia è l’ancora del film, della sua amara ironia.

Alcuni episodi sono più uguali degli altri

I peggiori giorni, Fabrizio Bentivoglio e Giuseppe Battiston in una scena
I peggiori giorni, Fabrizio Bentivoglio e Giuseppe Battiston in una scena del film

Edoardo Leo e Massimiliano Bruno aggrediscono il versante ufficiale della storia. Non li scelgono distrattamente, questi giorni peggiori: niente come la festa, una certa idea preconcetta di famiglia, svela la distanza che separa l’ipocrisia di un comportamento dalla realtà, ben più misera, dei suoi moventi. E davvero I peggiori giorni resuscita un modo di far commedia che il nostro cinema aveva sostanzialmente accantonato, almeno a livello strutturale, puntando sul ritorno della commedia a episodi. Ne replica pregi e difetti in modo puntuale: l’attenzione tenuta alta dal continuo cambio scena – la durata complessiva del film è di due ore quasi, una bella sfida per una commedia – e un gradimento altalenante. Tutti gli episodi sono uguali, alcuni però sono più uguali degli altri.

Vale soprattutto per il secondo, interpretato dalla coppia Battiston-Bentivoglio. Una partenza interessante, un buon equilibrio di umorismo malinconico e furore sociale, l’istantanea di un paese franato in cui padrone e operaio riconoscono che, oltre le barricate, c’è un destino comune ad attenderli, il fallimento. La resa incondizionata al capitalismo e all’avidità come ribellione che apre la strada a un altro domani. Basterebbe la sola premessa, il sequestratore che sceglie come vittima uno che non ha più nulla da chiedere alla vita, a tirar fuori un bell’impasto di ironia e dramma. Di spunti ce n’erano a sufficienza per un film su misura, perché si poteva lavorare sullo spazio della fabbrica, sul passato dei personaggi, sul mondo di fuori, i media, le forze dell’ordine. Resta tutto a metà strada, in questa commedia curiosamente inespressa che ha un coraggio inconsueto.

Ironia amara, premesse non valorizzate fino in fondo

I peggiori giorni, Rocco Papaleo in una scena
I peggiori giorni, Rocco Papaleo in una scena del film

Ed è il coraggio della malinconia, la durezza dei toni e l’ambiguità delle atmosfere. Sovrapposti all’umorismo, e non certo per sbarazzarsene o celebrare le esequie della commedia. Piuttosto per divertirsi a complicare le cose. I peggiori giorni guarda ai vizi e alle ipocrisie dei singoli personaggi ma pensa al paese, anche se la priorità è l’esplorazione delle psicologie individuali e l’analisi sociale è secondaria. A tenere insieme i due versanti del racconto, lavoro e famiglia, rimpianti e molestie sessuali, ipocrisie e sussulti di dignità, è un’Italia letta come conglomerato di piccole grandi famiglie, lacerate da divisioni più o meno superabili, più o meno attuali, più o meno (tragi)comiche.

Non manca una parte di frustrazione perché di premesse si tratta e, vale per tutti e quattro gli episodi, non valorizzate appieno. Per quattro volte l’impressione è che la storia si interrompa proprio sul più bello, e certo c’entra la volontà degli autori di non cercare facili riconciliazioni, forzando il pubblico a mandar giù una morale della favola ironicamente amara: non andrà tutto bene, a maggior ragione ridiamoci sopra. Non basta. Quattro embrioni di storie che meritavano una cura e un’attenzione al dettaglio più strutturata.

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Locandina

I peggiori giorni, la locandina del film

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Scheda

Titolo originale: I peggiori giorni
Regia: Edoardo Leo, Massimiliano Bruno
Paese/anno: Italia / 2023
Durata: 117’
Genere: Commedia
Cast: Edoardo Leo, Antonella Attili, Anna Foglietta, Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Giovanni Storti, Renato Carpentieri, Rocco Papaleo, Anna Ferzetti, Giuseppe Battiston, Massimiliano Bruno, Neri Marcorè, Claudia Pandolfi, Liliana Fiorelli, Ricky Memphis, Marco Bonini, Federico Galante, Francesco Leo, Germana Cifani, Greta Favino, Nicola Cuneo, Sara Baccarini, Tezeta Abraham, Urbano Lione
Sceneggiatura: Andrea Bassi, Edoardo Leo, Gianni Corsi, Marco Bonini, Salvatore Fazio, Massimiliano Bruno, Beatrice Campagna, Herbert Simone Paragnani
Fotografia: Marco Bassano
Montaggio: Luciana Pandolfelli
Musiche: Gianluca Misiti, Maurizio Filardo
Produttore: Federica Lucisano, Fulvio Lucisano
Distribuzione: Sky, Italian International Film, Vision Distribution, Netflix

Data di uscita: 14/08/2023

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Nato a Roma a un certo punto degli anni '80 del secolo scorso. Laurea in Scienze Politiche. Amo il cinema, la musica, la letteratura. Aspirante maratoneta.

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