FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2023: PRESENTATA LA SELEZIONE DELLA NUOVA EDIZIONE

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2023: PRESENTATA LA SELEZIONE DELLA NUOVA EDIZIONE

La direttrice artistica Paola Malanga e il presidente della Fondazione Cinema per Roma Gian Luca Farinelli hanno introdotto oggi, in conferenza stampa, il programma della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Pubblicità

È stata una conferenza stampa insolitamente breve, quella che oggi ha visto protagonisti Paola Malanga (direttrice artistica) e Gian Luca Farinelli (presidente della Fondazione Cinema per Roma) per introdurre la 18a edizione della Festa del Cinema di Roma. Un’edizione, questa del 2023, in cui la direttrice ha potuto forse per la prima volta dare davvero un’impronta personale alla selezione, avendo avuto a disposizione tutto l’arco dell’anno – e non solo pochi mesi, com’era successo nel 2022 – per selezionare i titoli del concorso e delle altre sezioni. Una selezione, quella compiuta da Malanga e dai suoi collaboratori, che Farinelli non ha esitato a definire “miracolosa”, e che secondo il presidente della Fondazione “rende evidente la forza del cinema, in un periodo in cui si dice spesso a sproposito che questo sia in crisi”.

Un incontro breve, si diceva, in parte perché, come la direttrice ha tenuto a sottolineare, non tutti i titoli sono stati in realtà svelati oggi, in parte perché, piuttosto che fare un’illustrazione puntuale delle singole sezioni, Malanga ha preferito proporre dei “percorsi di visione” che le attraversassero, con fili conduttori tematici estesi lungo tutto il programma. L’unica sezione che è stata illustrata per intero dalla direttrice – rimandando il resto all’ampia cartella stampa – è stata quella del concorso “Progressive Cinema”, reintrodotto ufficialmente l’anno scorso: una scelta forse non casuale, per una sezione dove forse si vede in modo più plastico la discontinuità tra questa gestione e quella precedente di Antonio Monda, forse più nel segno di un vero “festival” (e oggi la parola ha fatto capolino almeno in un’occasione) che di una festa.

Un'immagine del nuovo film di Hayao Miyazaki, Il ragazzo e l'airone
Un’immagine del nuovo film di Hayao Miyazaki, Il ragazzo e l’airone

In ogni caso, dopo la doverosa dedica in apertura, da parte di Farinelli, a Giuliano Montaldo (scomparso solo pochi giorni fa), i due sono entrati nel merito del programma: un programma che sempre il presidente ha specificato essere “radicato nella bellezza e nelle anime della città di Roma”. Dopo l’introduzione, da parte di Farinelli, della sezione Storia del Cinema, col restauro del documentario Callas – Parigi 1958 e quello de Il camorrista di Giuseppe Tornatore (serie risalente al 1985, da lui definita “il film più scomparso della storia del cinema”), Malanga ha annunciato la presenza nel programma di due titoli in collaborazione con Alice nella Città: si parla della già annunciata nuova stagione di Mare fuori (di cui verranno proiettati i primi due episodi) e soprattutto de Il ragazzo e l’airone, attesissimo nuovo lavoro di Hayao Miyazaki.

La direttrice artistica è poi passata a illustrare la sezione competitiva, composta in tutto da 18 titoli: si va dal nuovo film di Isabel Coixet Un amor, storia di una traduttrice stressata che decide di trasferirsi in un paesino della Spagna rurale, a After the Fire, opera prima di produzione francese di Mehdi Fikri prodotta dai Dardenne, incentrata sulla morte di un ragazzo dopo un arresto da parte della polizia; dall’iraniano Achilles, esordio di Fahrad Delaram, che racconta la fuga dall’Iran di un ex cineasta e di una prigioniera politica, al già annunciato film d’apertura C’è ancora domani di Paola Cortellesi (il cui titolo, secondo Malanga, incarna “lo spirito della Festa”). Tra gli altri titoli menzionati dalla direttrice sono poi da ricordare lo svedese One Day all This Will be Yours, vicenda di una fumettista richiamata in famiglia per discutere di un’eredità, che si fa “assistere” dai personaggi di sua creazione; Holyday di Edoardo Gabriellini, prodotto da Luca Guadagnino, racconto dell’uscita di prigione di una giovane accusata di aver ucciso sua madre e il suo amante; The Hypnosis, co-produzione tra Svezia, Norvegia e Francia, ritratto forte e disturbante del mondo delle startup e dei rapporti uomo-donna.

Una foto di Alba Rohrwacher, protagonista di Mi fanno male i capelli
Una foto di Alba Rohrwacher, protagonista di Mi fanno male i capelli

Sempre nell’ambito del concorso, Malanga ha ricordato poi l’italiano Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, “non un film su Monica Vitti”, come la direttrice ha voluto sottolineare, ma piuttosto un’opera incentrata sull’amore per il cinema e sulla memoria, sulla perdita di quest’ultima e sulla sua “invenzione”; il bhutanese The Monk and the Gun, commedia ambientata nell’ambito delle prime elezioni democratiche del piccolo paese asiatico; La morte è un problema dei vivi, co-produzione Finlanda/Italia con protagonisti due amici becchini, “tra l’humour laconico di Kaurismaki e l’isteria di Nicholas Winding Refn”; Un silence, dramma di Joachim Lafosse con protagonista Daniel Auteil, incentrato sul difficile tema dell’abuso familiare e del silenzio; e Blaga’s Lesson, thriller bulgaro con tocchi di commedia, con protagonista un’insegnante settantenne da poco rimasta vedova, vittima di una truffa e decisa a riprendersi il mal tolto.

Malanga è poi passata a illustrare brevemente ciò che potremo vedere nelle altre sezioni, a cominciare da quella denominata Best Of (che racchiude titoli significativi passati in altri festival europei): tra questi, sarà possibile vedere il nuovo lavoro di Alice Rohrwacher La chimera, già presentato in concorso a Cannes 2023, e anche il vincitore della Palma d’Oro Anatomie d’une chute, per la regia di Justine Triet. Nella stessa sezione, Malanga ha voluto poi ricordare la presenza di Catching Fire: The Story of Anita Pallenberg, documentario basato sulle memorie dell’artista e compagna di Brian Jones e Keith Richards, e di The Zone of Interest di Jonathan Glazer, disturbante dramma bellico che ha vinto il Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes 2023.

Un'immagine del documentario di Kasia Smutniak, Mur
Un’immagine del documentario di Kasia Smutniak, Mur

Le altre sezioni sono state illustrate velocemente dalla direttrice artistica, che ha voluto citare il nuovo film di Emma Dante Misericordia, dramma tratto dall’omonima pièce teatrale, con protagonista un orfano disabile accudito da tre prostitute, che verrà presentato come Proiezione Speciale; Kripton di Francesco Munzi, anch’esso inserito quale Proiezione Speciale, documentario che esplora la vita di alcuni giovani ricoverati in due strutture psichiatriche alla periferia di Roma; Mur di Kasia Smutinak, documentario con cui l’attrice, al suo esordio nella regia, indaga sulla realtà dei rifugiati nell’Unione Europea e sulle politiche di confine della Polonia; il nuovo film di Robert Guediguian, Et la fete continue!, dramma incentrato sul crollo improvviso di due palazzi a Marsiglia, nel 2018, presentato nella sezione Grand Public.

Tra i titoli italiani presenti nella selezione, Malanga ha citato poi l’esordio alla regia di Michele Riondino, Palazzina Laf (anch’esso selezionato in Grand Public), racconto della vita di alcuni dipendenti dell’Ilva di Taranto “puniti” dall’azienda per essersi opposti al declassamento da impiegati a operai; il già annunciato Nuovo Olimpo, nuovo lavoro di Ferzan Ozpetek basato su una storia d’amore che si protrae dagli anni ‘70 ai giorni nostri; Cento domeniche di Antonio Albanese, commedia con protagonista un operaio in prepensionamento che si trova a lottare contro la burocrazia; e il documentario Roma, nuda e santa, selezionato quale Special Screening e firmato da Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì; un viaggio guidato da D’Agostino e Giusti nei segreti della Roma notturna, illuminati dalla fotografia di Ciprì.

Pubblicità
Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.