2023 AL CINEMA: LE NOSTRE PREFERENZE, NELL’ANNO DEL RITORNO DEGLI AUTORI

2023 AL CINEMA: LE NOSTRE PREFERENZE, NELL’ANNO DEL RITORNO DEGLI AUTORI

Il 2023 cinematografico ha segnato un massiccio ritorno in sala da parte del pubblico nostrano – trainato da alcuni successi più o meno annunciati – ma anche un rinnovato interesse per un cinema d’autore capace di parlare al pubblico in modo diretto: un cinema che al contempo ha saputo esprimere poetiche forti e personali. Autori vecchi e nuovi, la cui coerenza la redazione di Asbury Movies ha saputo premiare nelle sue Top 20, con molte conferme e qualche gradita sorpresa.

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Dopo un 2022 ancora parzialmente segnato dagli strascichi della pandemia, che si era caratterizzato come l’anno di una ripresa ancora inevitabilmente parziale, l’appena concluso 2023 ha fornito un quadro un po’ più realistico (e articolato) di quello che è lo stato dell’arte del cinema in sala in Italia, specchio più generale di una situazione internazionale quantomai composita. Uno “stato dell’arte” che bene o male segue il trend già inaugurato dal post-pandemia – ma le cui basi, a ben vedere, erano presenti già in precedenza – e che ha consolidato in misura ancor maggiore la convivenza (che resta comunque problematica) tra sala cinematografica e streaming. Una convivenza, quest’ultima, che comunque in quest’annata ha visto il più deciso protagonismo di un “player” come Apple TV+, che ha scelto di adottare una strategia diversa da quella dei più blasonati competitor (Netflix, Prime Video e Disney+ su tutti): sono stati infatti due, nell’anno appena terminato, i blockbuster targati Apple che hanno avuto una rilevante vita in sala (l’attesissimo Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, e il recente Napoleon, per la regia di Ridley Scott) prima di approdare in piattaforma. Una scelta, quella della piattaforma contrassegnata dall’emblema della Mela, che la differenzia in modo sempre più evidente dalla concorrenza, che invece ha destinato praticamente al solo streaming alcuni dei suoi titoli di punta (pensiamo per esempio a Rebel Moon per Netflix e al recente Saltburn per Prime Video).

Autorialità popolare

Un'immagine promozionale di Guardiani della Galassia vol. 3
Un’immagine promozionale di Guardiani della Galassia vol. 3

In ogni caso, il cinema “al cinema”, nel 2023, ha confermato uno stato di salute complessivamente buono, anche laddove ha ormai dovuto accettare – più per necessità che per scelta dei singoli registi – l’ingombrante affiancamento con le piattaforme: ed è anzi apparsa ancor più significativa, rispetto agli anni passati, la presenza massiccia dei grandi nomi americani ed europei degli ultimi decenni, che in questi dodici mesi sono tornati (e ciò non può che farci piacere) a offrire il loro cinema, in modo prioritario, agli spettatori delle sale. Cineasti vecchi, “vecchissimi” e (relativamente) nuovi, che in parte sono sembrati voler ribadire un primato dell’autorialità su quella logica – un po’ asfittica – del blockbuster che pareva aver dominato incassi e preferenze nel primo periodo di ripopolamento delle sale post-Covid. In questo senso, ci sembra significativa l’ormai manifesta crisi del sottogenere super-eroistico (con i fallimenti dei marveliani Ant-Man and the Wasp: Quantumania e The Marvels) e le ultime e stanche uscite di un DC Extended Universe che, coi pur dignitosi The Flash e Aquaman e il regno perduto, ha sparato le ultime cartucce di passato in attesa dell’annunciata rifondazione per opera di James Gunn. Un James Gunn che non a caso, col suo Guardiani della Galassia Vol. 3, ha da par suo salutato gli spettatori del Marvel Cinematic Universe con l’unica uscita di rilievo, in questi dodici mesi, col marchio della compagnia di Kevin Feige: l’ultima zampata, apprezzata da pubblico e critica, di un autore “di genere” a cui forse stava ormai troppo stretta la dimensione produttiva di una compagnia che sta a sua volta pensando (in modo ancora piuttosto nebuloso) a possibili strategie di rinnovamento.

Preferenze che intercettano tendenze

As bestas, Denis Menochet in una foto del film
As bestas, Denis Menochet in una foto del film di Rodrigo Sorogoyen

Ma veniamo a noi: perché lo scopo di questo articolo, più che di parlare di questo comunque variegato e soddisfacente 2023 cinematografico, è quello di offrire ai nostri lettori quelle che sono state le preferenze della redazione di Asbury Movies. La Top 20 che trovate qui sotto – sintesi delle singole classifiche dei nostri collaboratori, leggibili a seguire in rigoroso ordine alfabetico – mostra una sensibilità critica che in effetti è sembrata andare di pari passo con quello che il mercato cinematografico ci ha offerto nel corso dell’anno; cinema quindi d’autore e popolare, in primis, proposto nella grande maggioranza dei casi da cineasti che già avevano avuto modo di mostrare una personalità e una poetica del tutto peculiare. È il caso, per esempio del Martin McDonagh de Gli spiriti dell’isola (datato 2022 ma giunto nei nostri cinema a inizio 2023) che ha praticamente messo d’accordo l’intera redazione con un saldo secondo posto; ma anche dell’attesissimo ritorno di Christopher Nolan con Oppenheimer, fluviale biopic che come poche altre opere ha saputo mettere d’accordo ambizioni autoriali e capacità di intercettare i gusti del pubblico. Una capacità che non è mancata nemmeno al “mostro sacro” per eccellenza Martin Scorsese col suo Killers of the Flower Moon, già pronto al pari del film di Nolan per la notte degli Academy Awards, e a cineasti dalla forte personalità come Ken Loach (che ha salutato il suo pubblico col toccante The Old Oak, annunciata opera conclusiva della sua carriera) e Aki Kaurismaki – che ha invece offerto il delicato, toccante e cinefilo Foglie al vento. Potrebbe stupire (ma probabilmente non stupirà chi l’ha potuto vedere) il titolo a cui è andato il primo posto – con uno scarto non schiacciante, ma comunque significativo – nella nostra Top 20 redazionale: parliamo del thriller drammatico, di produzione franco-spagnola, As bestas, ultimo, apprezzatissimo lavoro del regista iberico Rodrigo Sorogoyen. Un’opera dura e magnetica, in qualche modo complementare – con un ulteriore carico di cupezza disperata – al già citato Gli spiriti dell’isola, che nel 2022 era riuscita a conquistare prima la Croisette, poi la platea capitolina della Festa del Cinema di Roma.

Gli esclusi… ma non proprio

Barbie è primo al box office italiano nel weekend dal 3 al 6 giugno
Un’immagine di Ryan Gosling e Margot Robbie in Barbie

Non hanno trovato posto nella maggior parte delle Top 20 – ma non per questo non hanno incontrato, in termini più generali, i favori della nostra redazione – i due principali fenomeni commerciali di questo 2023 cinematografico: parliamo del coloratissimo Barbie (fenomeno estivo lanciato dalle autoironiche star Margot Robbie e Ryan Gosling, ma anche dal forte tocco autoriale di Greta Gerwig) e dello stupefacente ”asso pigliatutto” italiano C’è ancora domani, che ancora mentre scriviamo – a metà gennaio – continua il suo trionfale e inarrestabile percorso nelle sale. Se il nostro staff ha scelto di “ignorare” (virgolette d’obbligo, ovviamente) la colorata fantasmagoria femminista diretta da Greta Gerwig, e il più duro – ma, a suo modo, parimenti lirico – affresco storico-familiare che ha segnato l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, ciò non significa che non siamo stati capaci di riconoscere l’importanza – in termini di alto artigianato, inventiva, e capacità attrattiva sui settori più popolari e meno fidelizzati del pubblico – dei lavori di Gerwig e Cortellesi. Due cineaste donne, fautrici di modelli diversi di cinema popolare – ma assolutamente complementari – capaci di far passare in modi differenti, con efficacia, un messaggio importante con un’attenzione particolare alla trasversalità del pubblico e alla fruibilità. Non è risultato da tutti.

Augurandovi quindi (molto in ritardo) un ottimo 2024 di visioni cinefile, vi lasciamo come di consueto con l’elenco delle nostre preferenze per quanto concerne il cinema in sala, nell’arco dei dodici mesi da poco conclusi.

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Top 20 redazionale:

1. As bestas
2. Gli spiriti dell’isola
3. Killers of the Flower Moon
4. Oppenheimer
5. Decision to Live
5. The Old Oak
7. Foglie al vento
8. The Whale
9. Il cielo brucia
10. Mimì – Il principe delle tenebre
11. Asteroid City

11. Il male non esiste
13. Animali selvatici
14. Rapito
15. Talk to Me
16. Armageddon Time
17. Guardiani della Galassia Vol. 3
18. La chimera
19. La cospirazione del Cairo
20. Holy Spider
20. Inu-Oh
20. Terra e polvere

(n.b.: nella classifica ci sono tre ex-aequo, che hanno ottenuto gli stessi punteggi: Decision to Live e The Old Oak al quinto posto, Asteroid City e Il male non esiste all’undicesimo, e infine Holy Spider, Inu-Oh e Terra e polvere al ventesimo. Li abbiamo elencati in ordine alfabetico per pura comodità)

Cristiana Astori

  1. Gli spiriti dell’isola
  2. Oppenheimer
  3. As bestas
  4. The Old Oak
  5. Mimì – Il principe delle tenebre
  6. Talk to Me
  7. Adagio
  8. Holy Spider
  9. Killers of the Flower Moon
  10. L’ultima notte di amore
  11. Asteroid City
  12. Mixed by Erri
  13. Thanksgiving
  14. La casa – Il risveglio del male
  15. Indiana Jones e il Quadrante del Destino
  16. Decision to Leave
  17. Barbie
  18. M3gan
  19. Jeanne du Barry – La favorita del re
  20. Cocainorso

Francesco Costantini

  1. As bestas
  2. Oppenheimer
  3. Foglie al vento
  4. Killers of the Flower Moon
  5. Decision to Leave
  6. Il cielo brucia
  7. Anatomia di una caduta
  8. Il male non esiste
  9. Aftersun
  10. Benedetta
  11. Ritorno a Seoul
  12. Io capitano
  13. Un bel mattino
  14. Inu-Oh
  15. Holy Spider
  16. Gli spiriti dell’isola
  17. L’ultima notte di Amore
  18. Barbie
  19. Il libro delle soluzioni
  20. The Quiet Girl

Sara Gallaccio

  1. La chimera
  2. La cospirazione del Cairo
  3. Air – La storia del grande salto
  4. The Old Oak
  5. Killers of the Flower Moon
  6. Gli spiriti dell’isola
  7. Armageddon Time
  8. Nina dei Lupi
  9. Inu–Oh
  10. Foglie al vento
  11. Godland
  12. Oppenheimer
  13. The Palace
  14. John Wick 4
  15. Wish
  16. Il sol dell’avvenire
  17. Barbie
  18. Guardiani della Galassia Vol. 3
  19. Il sapore della felicità
  20. Indiana Jones e il quadrante del destino

Marco Minniti

  1. Oppenheimer
  2. As bestas
  3. Guardiani della Galassia Vol. 3
  4. Gli spiriti dell’isola
  5. The Whale
  6. Suzume
  7. Mimì – Il principe delle tenebre
  8. Rapito
  9. Ferrari
  10. Animali selvatici
  11. Decision to Leave
  12. Armageddon Time – Il tempo dell’Apocalisse
  13. Close
  14. Benedetta
  15. Scream VI
  16. Il cielo brucia
  17. Killers of the Flower Moon
  18. Foglie al vento
  19. Godland – Nella terra di Dio
  20. Anatomia di una caduta

Marina Pavido

  1. Foglie al vento
  2. The Whale
  3. Gli spiriti dell’isola
  4. Materia fuori posto
  5. Animali selvatici
  6. Il male non esiste
  7. Benedetta
  8. Il cielo brucia
  9. The Old Oak
  10. Il grande carro
  11. La chiamata dal cielo
  12. Oppenheimer
  13. Decision to Leave
  14. Close
  15. Killers of the Flower Moon
  16. La moglie di Tchaikovsky
  17. Vera
  18. Babylon
  19. Ferrari
  20. Marcel the Shell

Jacopo Russo

  1. Decision To Leave
  2. Terra e polvere
  3. Asteroid City
  4. As bestas
  5. Killer of the Flower Moon
  6. L’innocente
  7. Klondike
  8. The Old Oak
  9. Rapito
  10. Sick of myself
  11. Riabbracciare Parigi
  12. Talk to Me
  13. Plan 75
  14. Trenque Lauquen
  15. Due fratelli
  16. Till – Il coraggio di una madre
  17. Foglie al vento
  18. Suzume
  19. Tutta la bellezza e il dolore
  20. Indiana Jones e il quadrante del destino

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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