DREAM SCENARIO – HAI MAI SOGNATO QUEST’UOMO?

DREAM SCENARIO – HAI MAI SOGNATO QUEST’UOMO?

Film d’esordio in lingua inglese per Kristofer Borgli, Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo? è un’apprezzabile black comedy sulla fama e sulle icone all’epoca dei social, che si giova anche della singolare sovrapposizione tra il personaggio e il suo interprete – un Nicolas Cage ispirato e quanto mai versatile. Il film si perde un po’ nell’ultima, debole parte, ma il risultato resta comunque interessante.

Essere Nicolas Cage

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Paul Matthews, mite professore di biologia, inizia a sperimentare un fenomeno strano: da un giorno a un altro, inspiegabilmente, l’uomo viene sognato da un gran numero di persone, in gran parte a lui sconosciute. Divertito dal fenomeno, e inebriato dall’improvvisa fama, Paul inizia a rilasciare interviste e a fare apparizioni televisive, progettando anche di scrivere un libro sulla sua vicenda. Paul, tuttavia, è anche indispettito dal ruolo passivo che la maggior parte dei sognatori gli attribuisce nelle sue esperienze oniriche; nel frattempo, un’improvvisa aggressione in casa gli fa capire che la fama ha anche un suo lato oscuro…

La curiosa idea alla base di questo Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?, già presentato in anteprima alla recente Festa del Cinema di Roma e ora approdato in sala, è mutuata in parte dall’indimenticata extravaganza che rispondeva al titolo di Essere John Malkovich – al centro, qui, c’è un volto altrettanto riconoscibile, nel bene e nel male, come quello di Nicolas Cage; in parte, il film d’esordio in lingua inglese del norvegese Kristofer Borgli si rifà a una leggenda metropolitana (in realtà una campagna di marketing ideata da un’agenzia pubblicitaria italiana) diffusasi nel 2006, che narrava di un uomo che sarebbe apparso nei sogni di migliaia di persone. A produrre il progetto, insieme alla A24, un nome di peso dell’attuale industria hollywoodiana come Ari Aster, che sembra voler rimanere in territori (in parte) affini a quelli del suo recente Beau ha paura.

Paul (non) ha paura

Dream Scenario, Nicolas Cage e Dylan Gelula in un momento del film
Dream Scenario, Nicolas Cage e Dylan Gelula in un momento del film

Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo? si giova innanzitutto della prova di un Cage che stavolta – messi da parte i gigioneggiamenti e la tendenza a prestarsi al richiamo del trash e del ridicolo (in)volontario – mette in scena tutte le sue non indifferenti capacità attoriali, oltre alla sua versatilità interpretativa. Il personaggio di Paul, all’inizio del film, viene introdotto come la quintessenza dell’individuo medio: un professore anonimo, ignorato (e forse sottilmente disprezzato) dai suoi studenti, incapace di evitare che una collega più giovane e furba di lui gli rubi l’idea per una pubblicazione. Una “medietà” (pericolosamente confinante con la mediocrità) che si rovescia nell’improvvisa e inaspettata fama, che l’uomo parimenti si rivela incapace di gestire: una fama ancora una volta subita, anziché agita, plasticamente rappresentata dal ruolo passivo – o meglio, totalmente inattivo – che i sognatori gli attribuiscono di fronte a incidenti e tragedie di ogni tipo. L’attore riesce a rendere al meglio, nella prima parte, la problematica trasformazione del suo professore, dall’apprezzabile misura dei primi minuti a un volto progressivamente sempre più segnato da un’ebbrezza incontrollata, non compresa del tutto nemmeno da chi la vive, e per questo tanto più pericolosa. È difficile, in questa costruzione del personaggio, non vedere un riflesso dell’attuale immagine dello stesso Nicolas Cage, da qualche anno ormai trasformato in un meme vivente, icona pop ai confini del trash, probabilmente ben oltre le sue stesse previsioni. In questo senso, quello di Kristofer Borgli è un film che dal suo protagonista trae gran parte della sua forza, al punto che viene difficile immaginarlo con un interprete diverso.

L’anonimo noto

Dream Scenario, Nicolas Cage in un'immagine del film
Dream Scenario, Nicolas Cage in un’immagine del film

Può essere visto innanzitutto come un divertente apologo sulla fama, Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo?, nonché sulla sconcertante facilità con cui l’epoca dei social eleva un individuo a icona, per poi altrettanto rapidamente gettarlo nell’infamia e/o nello sbeffeggiamento più crudele. Il personaggio di Paul Matthews è una figura ridicola e tragica al tempo stesso, frustrata prima dall’anonimato – quello di un’esistenza, familiare e professionale, priva di scossoni e di autentiche soddisfazioni – e poi da una notorietà che ancora una volta ne mette in berlina le aspirazioni e le velleità: il massimo a cui il professore può aspirare, in fondo, è reclamizzare la Pepsi (e forse la scelta della seconda bevanda americana per popolarità, dopo la Coca Cola, non è casuale) nella veste di improvvisato testimonial onirico. La dimensione del sogno, che vede il personaggio passare in primo piano dopo una vita sullo sfondo, diviene crudelmente, e in modo beffardo, un prolungamento della sua immagine presso chi lo conosce da sempre: il Paul Matthews interpretato da Cage diventa un “anonimo noto”, un mediocre nato che, anche nella fama, non dovrebbe uscire dai ranghi che un qualche, crudele dio dei sogni (chiunque sia) gli ha probabilmente assegnato. Quando lo fa, infatti, diviene non a caso l’uomo degli incubi. Altrettanto inconsapevole, altrettanto privo di controllo, condannato senza appello a diventare un reietto. Suo malgrado, ovviamente.

I due loser

Dream Scenario, Nicolas Cage e Julianne Nicholson in un momento del film
Dream Scenario, Nicolas Cage e Julianne Nicholson in un momento del film

Black comedy con divagazioni nel dramma (ovviamente onirico) e qualche puntata nell’horror, Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo? non perde quasi mai il filo del suo discorso, descrivendo con efficacia l’evoluzione/involuzione della figura del protagonista, e mettendo in piedi parallelamente una satira acida sulla società dei new media che, nella semplicità della sua idea di base, riesce per almeno buona parte della storia a risultare centrata e credibile. Arrivato a circa due terzi della sua durata, tuttavia, il film di Kristofer Borgli sembra incerto sulla direzione da prendere, forse incapace di dare uno sbocco narrativamente credibile (nonché coerente) agli eventi a cui aveva portato la trama: l’ultima frazione del film, che presenta un avvertibile salto temporale, si perde in un poco covinto mood quasi-futuristico à la Black Mirror, presentando una svolta – che evitiamo di anticipare – che non aggiunge molto a quello che già era stato detto sul personaggio e sull’ambiente che lo circonda. Uno sbocco che non fa che ribadire lo status di loser “anti-cool” di Paul Matthews e (forse) dello stesso Nicolas Cage; due individui a cui probabilmente non resta che la dimensione onirica (la propria, quella coscientemente scelta) per recuperare da un lato la presa sulla propria vita, dall’altro un rapporto più consapevole col proprio pubblico. Almeno Cage, con questo film imperfetto quanto vitale, possiamo dire che un apprezzabile tentativo l’ha certamente fatto.

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Locandina

Dream Scenario, la locandina italiana del film di Kristofer Borgli

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Scheda

Titolo originale: Dream Scenario
Regia: Kristoffer Borgli
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 102’
Genere: Commedia, Drammatico, Fantastico
Cast: Nicolas Cage, Julianne Nicholson, Conrad Coates, Dylan Baker, David Klein, Jeremy Levick, Jessica Clement, Kaleb Horn, Krista Bridges, Lily Bird, Liz Adjei, Maev Beaty, Marc Coppola, Marnie Brunton, Marnie McPhail, Nneka Elliott, Noah Lamanna, Paula Boudreau, Star Slade, Tim Meadows
Sceneggiatura: Kristoffer Borgli
Fotografia: Benjamin Loeb
Montaggio: Kristoffer Borgli
Musiche: Owen Pallett
Produttore: Jacob Jaffke, Tyler Campellone, Ari Aster, Lars Knudsen
Casa di Produzione: Square Peg, A24
Distribuzione: Unipol Biografilm Collection, I Wonder Pictures

Data di uscita: 16/11/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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