LA CHIMERA

LA CHIMERA

Al suo quarto lungometraggio, Alice Rohrwacher esprime un cinema sognante, a cavallo tra fiaba, avventura e realismo; ambientato in un imprecisato borgo della Tuscia, La chimera racconta la storia di un gruppo di “tombaroli” delle vestigie etrusche, capitanati da un misterioso straniero di nome Arthur. Una metafora del rapporto tra superficie e sottosuolo, al di qua e al di là. Già in concorso a Cannes 2023, poi nella sezione Best Of della Festa del Cinema di Roma.

Realismo magico

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La chimera, già presentato a Cannes e ora nella sezione Best of della Festa del Cinema di Roma, è sicuramente tra i migliori film selezionati in questa edizione del festival romano; Alice Rohrwacher non solo mantiene la sua riconoscibilità autoriale, ma si distingue per una cifra artistica e contenutistica originale. E originale è innanzitutto il soggetto scelto: la storia di Arthur (Josh O’Connor), misterioso inglese uscito di prigione per esser stato sorpreso dalla polizia in una delle tante scorribande notturne con gli amici e compagni d’affari “tombaroli”.

Realtà o fantasia?

La chimera, Josh'O Connor in una sequenza
La chimera, Josh’O Connor in una sequenza del film

Una volta fuori di prigione, si viene introdotti in un borgo della Tuscia imprecisato, che appare in tutta la sua bellezza e problematicità (con tanto di terrazzamenti agricoli), attraverso la magnifica fotografia di Hélène Louvart (che si serve dei formati 35mm, super16 e 16mm): il realismo e l’attenzione formale si sposano perfettamente all’atmosfera vintage anni ’80 ricostruita attraverso costumi e scenografie, conferendo al film quell’aura di avventura e di fiaba che attraversa l’intera vicenda. La tonalità artistica, che abbina l’attenzione ai dettagli a una storia verosimile, ma che – tuttavia – appare quasi fantastica, è la perfetta espressione del lavoro svolto sul soggetto e sulla sceneggiatura, sulla quale si innesta l’ottima interpretazione da parte di tutto il cast.

Archeologi di contrabbando

La chimera, Carol Duarte e Josh O'Connor in una scena
La chimera, Carol Duarte e Josh O’Connor in una scena del film

La verosimiglianza della storia di La chimera è data dal racconto di un’esperienza – quella del tombarolo – che seppur poco discussa, fa parte dei reati effettivamente perseguibili dalla legge e deve la sua aura di mistero non solo al fascino dell’archeologo “di contrabbando” e a quello del derivante traffico di opere preziose e oggetti d’antiquariato, ma anche alla cospicua presenza di questo tipo di reato in un paese come l’Italia, ricco di tesori custoditi nel (e dal) sottosuolo.

Dunque, la posizione di Arthur, unico vero “innamorato” dell’archeologia nella banda di tombaroli, è ambigua: il ragazzo si trova a oscillare tra il ruolo di custode dell’arte e, più di tutto, delle testimonianze ereditate da generazioni lontane nei secoli (eppure così vicine a noi nello spazio) e quello di predatore – in virtù del profitto che questa sua attività gli permette, quantomeno per poter sopravvivere (letteralmente).

Un custode del passato

La chimera, Josh O'Connor durante una scena
La chimera, Josh O’Connor durante una scena del film

Nulla ci viene spiegato sul passato di quest’uomo, tormentato e gentile, e sul quale speculano (chi più bonariamente, chi meno) sia i compagni di banda – che senza di lui non saprebbero materialmente dove scavare – sia chi nelle istituzioni ufficiali si serve dei “tombaroli” per facilitare le proprie ricerche sul campo. Lungi da voler essere la ricostruzione di uno scenario sociale, l’accuratezza di questo La chimera non fa che potenziare l’afflato esistenziale e fiabesco della storia messa in scena, sia attraverso la narrazione delle scorribande avventurose, che attraverso gli intermezzi inaspettati di un menestrello dei nostri giorni.

All’ottima interpretazione di Josh O’Connor si aggiungono quella di Isabella Rossellini (a interpretare l’unica vera amica di Arthur, la signora Flora), di Vincenzo Nemolato (l’amico Pirro), Carol Duarte (nei panni di Italia) e Alba Rohrwacher (Spartaco).

Pieno di nostalgia e amore per la bellezza in tutte le sue forme, questo ultimo lavoro della Rohrwacher denuncia anche la cupidigia predatoria che si scontra al desiderio di custodire e proteggere – abbinando eloquentemente scenari archeologici a vedute di cantieri edilizi e industriali. Imperdibile.

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Locandina

La chimera, la locandina del film

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Scheda

Titolo originale: La chimera
Regia: Alice Rohrwacher
Paese/anno: Francia, Italia, Svizzera / 2023
Durata: 130’
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Alba Rohrwacher, Vincenzo Nemolato, Carol Duarte, Isabella Rossellini, Josh O'Connor, Luca Chikovani, Valentino Santagati, Agnese Graziani, Alessandro Genovesi, Barbara Chiesa, Carlo Tarmati, Chiara Pazzaglia, Elisabetta Perotto, Francesca Carrain, Gian Piero Capretto, Giuliano Mantovani, Julia Vella, Lou Roy-Lecollinet, Luca Gargiullo, Luciano Vergaro, Melchiorre Pala, Milutin Dapcevic, Piero Crucitti, Ramona Fiorini, Yile Yara Vianello
Sceneggiatura: Marco Pettenello, Alice Rohrwacher, Carmela Covino
Fotografia: Hélène Louvart
Montaggio: Nelly Quettier
Produttore: Carlo Cresto-Dina, Olga Lamontanara, Manuela Melissano, Amel Soudani, Olivier Père, Michela Pini
Casa di Produzione: RSI-Radiotelevisione Svizzera, Canal+, Ciné+, Tempesta, Arte France, Arte France Cinéma, Rai Cinema, Ad Vitam Production, TRT 1 Türk Sinemasi, Amka Films Productions
Distribuzione: 01 Distribution

Data di uscita: 23/11/2023

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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