SPY X FAMILY – CODE: WHITE
Tratto dall’omonima serie anime, Spy x Family – Code: White si inserisce abilmente all’interno della linea narrativa del manga. Gli elementi della spy story, uniti a quelli propri degli shojo manga e alla comicità giapponese, rendono ogni personaggio davvero irresistibile.
La serietà dell’assurdo: spy story e comicità
Già fortunato manga di Tatsuya Endo (2019), e in seguito anime di successo vincitore dei Tokyo Anime Awards nel 2023, il lavoro svolto su Spy x Family prosegue in maniera coerente con questo lungometraggio, che, pur riprendendo le fila della serie, butta lo spettatore in medias res conferendo al film un piano indipendente ed autonomo. Se alcuni riferimenti specifici di questo Spy x Family – Code: White potranno essere colti soltanto dagli appassionati della serie, il regista riesce a fornire a tutti gli ingredienti principali per introdurre la famiglia Forger.
La famiglia Forger
I Forger sono quattro personaggi estremamente interessanti e ben caratterizzati. Vediamo meglio. Loid (Takuya Eguchi) è una spia dello stato di Westalis; la sua missione è quella di sventare la guerra con il regno di Ostalia, che invece fa di tutto per provocarla e portare a un’escalation militare. Pur trattandosi di stati fantastici e di proiezioni storiche indefinite, in Spy x Family si respira un clima da guerra fredda, diventato più che mai attuale.
Tale clima di sospetto, inoltre, è abilmente ritratto nella serie da cui si trae spunto, tanto che ogni abitante dei due stati teme di essere accusato di essere una spia. Non solo: l’impatto sociale è sconcertante, poiché chi non è sposato è visto come un soggetto bizzarro e poco raccomandabile.
Pertanto a Loid verrà chiesto di costruirsi una famiglia di facciata: non solo per non destare sospetti, ma anche per far entrare il proprio figlio/a all’interno dell’Eden Accademy, dove studia il figlio di un importante politico da controllare (Operation Strix).
La scelta cadrà su Anya (Atsumi Tanezaki), bambina trovata casualmente in un orfanotrofio e che – a sua volta – è una telepate. Tramite questo suo dono, la piccola capirà da subito la natura del lavoro paterno e si appassionerà alle sue avventure. Anya, inoltre, sarà anche l’unica a comprendere quale sia il lavoro della madre adottiva Yor (Saori Hayami), a sua volta interessata a sposarsi per non destare sospetti e che, segretamente, svolge un “secondo lavoro” da sicaria per lo stato di Ostalia.
Il quarto membro della famiglia è invece un cane di nome Bond, che ha il dono di prevedere il futuro, a cui Anya può attingere.
I paradossi
Ricapitolando, inizialmente la famiglia Forger nascerà per permettere sia a Loid che a Yor di avere una copertura e svolgere rispettivamente in tranquillità il loro lavoro. L’unica a conoscere le identità di tutti è la piccola Anya, della cui telepatia i genitori non sanno nulla.
In Spy x Family – Code: White, i Forger sono già una famiglia affiatata e da subito si evince come, in realtà, l’affetto reciproco che li lega vada al di là del semplice utilitarismo, e anzi si fondi sulla condivisione dei medesimi ideali e valori, pur essendo all’oscuro delle rispettive occupazioni di spia (Loid) e di sicario (Yor). Nel lungometraggio Loid si trova alle prese con la parte più succosa dell’operazione Strix, che porterà tutta la famiglia a fare una sorta di gita fuori porta dai contorni davvero esilaranti.
La geopolitica in versione pop
La forza del racconto di Spy x Family – Code: White sta sicuramente in una trama ben costruita (come lo è quella del manga), ma anche in una caratterizzazione dei personaggi davvero irresistibile. La passione per i paradossi e l’assurdo sembra essere l’ingrediente principale di questo lavoro, in cui si evidenziano gli aspetti più comici di professionisti dediti alla salvaguardia della pace nel mondo. In questo senso, la presenza della piccola Anya è fondamentale: osservare con gli occhi di una bambina questioni così serie, quali la politica e lo spionaggio, regala allo spettatore i momenti di maggiore comicità.
Non è da dimenticare come il genere dello spionaggio appartenga spesso a una filmografia di genere drammatico, mentre qui si presta magnificamente a equivoci e paradossi comici, che nulla tolgono alla serietà dell’ambientazione e degli attualissimi problemi di geopolitica che il nostro passato, come pure la contemporaneità, ci pone con forza.
Dal punto di vista tecnico, poi, l’animazione resta fedele alla serie anime, pur concedendosi qualche lusso e attenzione in più.
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Scheda
Titolo originale: Gekijôban Spy x Family Code: White
Regia: Kazuhiro Furuhashi, Takashi Katagiri
Paese/anno: Giappone / 2023
Durata: 110’
Genere: Commedia, Animazione, Azione, Thriller
Cast: Saori Hayami, Alex Organ, Anthony Bowling, Atsumi Tanezaki, Ayane Sakura, Banjô Ginga, Ben Phillips, Caitlin Glass, Dani Chambers, Emiri Kato, Hana Sato, Haruka Okamura, Hiroyuki Yoshino, Kazuhiro Yamaji, Ken’ichirô Matsuda, Kenshô Ono, Kento Kaku, Lindsay Seidel, Megan Shipman, Natalie Van Sistine, Natsumi Fujiwara, Noucky Andriansyah, Shunsuke Takeuchi, Takuya Eguchi, Tomoya Nakamura, Yûko Kaida
Sceneggiatura: Ichirô Ôkouchi
Fotografia: Akane Fushihara
Montaggio: Akari Saitô
Musiche: Know Name
Produttore: Misuzu Tsumura, Tetsuya Nakatake, Masaya Saitou, Shôichirô Saitô, Yuichi Fukushima, Takako Yamamori
Casa di Produzione: CloverWorks, Toho Animation, Wit Studio
Distribuzione: Crunchyroll, Sony Pictures Entertainment
Data di uscita: 25/04/2024