HOUSE OF THE DRAGON, L’INTIMACY COORDINATOR E QUELLA SCENA DI SESSO PIANIFICATA PER MESI

HOUSE OF THE DRAGON, L’INTIMACY COORDINATOR E QUELLA SCENA DI SESSO PIANIFICATA PER MESI

Fabien Frankel parla a cuore aperto della scena di sesso di House of The Dragon che ha richiesto mesi di preparazione. Importante anche il ruolo dell'intimacy coordinator.

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La figura dell’intimacy coordinator sta diventando sempre più importante sul set. Specialmente in quelle produzioni in cui il sesso è un elemento chiave del racconto. L’esempio più recente è quello di House of The Dragon, prequel di Game of Thrones che da agosto sta infrangendo tutti i record di ascolto su HBO. Recentemente, Fabien Frankel, che interpreta Ser Criston Cole nella serie, ha raccontato a Enterteinment Weekly di aver lavorato per sette mesi alla sequenza di sesso con Milly Alcock, presente nell’episodio 4 della serie. Un tempo lunghissimo reso necessario, per l’attore, dal bisogno che tutto andasse nella maniera migliore.

“La cosa più importante per me era non farla sembrare un’altra scena di sesso ingiustificata e sfrenata, non volevo che fosse così. Il sesso sul set non è una cosa fantastica, è strano” ha detto Frankel. Così, per lungo tempo l’attore ha parlato con la sua partner artistica e la regista Clare Kilner per renderla più umana e vera possibile, anche dal punto di vista tecnico.

Miriam Lucia, intimacy coordinator dello show, interpellata da Deadline ha rimarcato l’importanza del suo ruolo. “Game of Thrones ha una pessima reputazione per quanto riguarda le scene di sesso, soprattutto in termini di pressione provata dalle attrici sul set. In House of the Dragons la produzione è stata molto sensibile a certe richieste e siamo partiti da questo assunto. Abbiamo trovato un equilibrio con quello che volevano gli showrunners Miguel Sapochnik e Ryan Condal” ha spiegato.

“Sesso e nudità sono parte integrante della serie, ma ora siamo in una nuova era. Mi hanno invitata sin dalle prime letture, coinvolgendomi da subito nelle prove e nelle discussioni, così che tutti sapessero chi ero. Alcuni membri del cast non avevano mai lavorato con una figura come la mia, ed è stato piuttosto strano. Ma io non sono una guardona, non è questo il mio lavoro (il riferimento è alle parole di Sean Bean ndr). Il mio compito è quello di creare un ambiente protetto e sicuro” ha concluso la Lucia.

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Giornalista professionista, ho cominciato a lavorare in radio e continuo a parlare attraverso i podcast. Amo il cinema, la scrittura, le margherite, le magliette a righe, i regali inaspettati e i taccuini nuovi. Ovviamente anche la pizza. Qui leggi il mio sito.

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