MISSION: IMPOSSIBLE 7: SIMON PEGG RIVELA CHE LA LAVORAZIONE RIPRENDERÀ A SETTEMBRE

L’attore ha rivelato che le riprese del film, ferme dallo scorso febbraio, riprenderanno probabilmente a settembre, con una priorità data agli esterni.
Le riprese di Mission: Impossible 7, ferme da mesi, sembrano aver trovato una possibile data di riavvio: si tratta del mese di settembre, almeno stando a quanto Simon Pegg ha dichiarato a Variety. “Inizieremo con gli esterni”, ha detto Pegg. “Ciò sembra abbastanza fattibile, e ovviamente metteremo in atto tutte le precauzioni possibili”. L’attore ha poi scherzato sul fatto che le sequenze di combattimento andranno girate tutte “a cinque piedi di distanza”.
Interrogato proprio riguardo la logistica delle scene d’azione, quelle potenzialmente più critiche per il film, Pegg ha dichiarato: “Tutti quelli che saranno coinvolti in azioni ravvicinate, dovranno prima passare un test per capire se stanno bene o no. Non so quale sia la situazione attuale dei test, o come funzionino, o anche se gli attori potranno essere controllati regolarmente”.
Il primo assistente alla regia del film, Tommy Gormley, ha confermato in un’intervista alla BBC l’intenzione di riprendere la lavorazione a settembre: “Speriamo di ricominciare a settembre. Speriamo di riuscire a far visita a tutti i paesi coinvolti. Contiamo di girare un bel blocco lì nel Regno Unito, per le riprese in studio”. Gormley si è poi detto convinto che la Paramount potrà raggiungere il suo scopo di girare da settembre fino ad aprile/maggio.
“Se seguiamo i protocolli e le procedure previste molto attentamente, porteremo a casa il risultato”, ha proseguito Gormley. “Certe cose sono molto impegnative, come le scene di stunt e quelle più affollate, ma non possiamo pretendere di fare un film di Mission: Impossible senza combattimenti o inseguimenti”. Riferendosi alla recente pubblicazione delle linee guida per la sicurezza delle produzioni audiovisive della British Film Commission, Gormley le ha definite “eccellenti”. “Dobbiamo tornare a lavorare per ogni persona nell’industria cinematografica, decine di migliaia di persone… dobbiamo farlo in sicurezza, proteggendo i nostri colleghi”.