IL SIGNORE DEGLI ANELLI – GLI ANELLI DEL POTERE 1X03

IL SIGNORE DEGLI ANELLI – GLI ANELLI DEL POTERE 1X03

Caratterizzato da un ritmo meno sincopato e più riflessivo, il terzo episodio pone le basi per gli sviluppi successivi, dando spazio a nuovi personaggi e permettendo a quelli già conosciuti di fortificare la loro posizione. Un andamento necessario per permettere alla vicenda, e alle sue molte sfaccettature, di non cadere nella superficialità ed approssimazione nel nome dell’action puro.

Nella terra di mezzo tra passato e futuro

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Dopo il ritmo intenso con cui i primi due episodi della serie tv prodotta da Amazon Video ci ha catapultati nuovamente nel mondo di Tolkien, seguendo soprattutto i passi avventati di una giovane Galadriel, il terzo si muove seguendo un flusso narrativo meno sincopato. Una scelta necessaria per garantire uno svolgimento del racconto che non sia solo azione ma anche, e soprattutto, comprensione dei personaggi e delle ombre che turbano i loro animi. Oltre a questo, poi, risponde anche alla necessità di ricostruire quel mondo fatto di regni grandiosi, le cui vestigia sono arrivate in rovina nell’era de Il Signore degli Anelli, quando si fa largo la distruzione del primo ed unico regno di Sauron.

In questo modo, muovendosi sempre su più fronti, si va tratteggiando un insieme che, seppur apparentemente frammentato nella narrazione a più voci, ha un andamento univoco destinato a unirsi in una sola vicenda al centro della quale ci sarà la Terra di Mezzo. Tra tutte le voci presenti, però, quella che spicca in modo più chiaro, tanto da assumere un ruolo dominante, è quella di Galadriel. E non è certo un caso, visto il ruolo centrale rivendicato fin dalle prime immagini e quello che vestirà durante le imprese de La compagnia dell’Anello. In un certo senso, dunque, la sua presenza è il filo rosso che attraversa e unisce tutto il racconto tolkeniano, trasformando il tempo in un concetto veramente labile. Questo grazie alle caratteristiche di creature destinate a sopravvivere nei secoli e a determinare il destino di più ere. Nonostante il suo carattere indomito e testardo la mettano al centro della scena, però, il terzo episodio dissolve ulteriormente le ombre sui personaggi destinati ad avere un ruolo chiave nella vicenda accanto a lei. E le sorprese non tardano ad arrivare.

Gli Anelli del  Potere, recensione terzo episodio
Galadriel e Halbrand sulla zattera

Il mare ha sempre ragione

Dispersa su una zattera insieme a uno sconosciuto di nome Halbrand, Galadriel si risveglia su di un veliero guidato da uomini al servizio di un luogo che viene chiamato la terra della stella o isola di Numenor. Dono degli elfi agli uomini che valorosamente si erano battuti accanto a loro nello scontro contro Morgoth, queste sponde ospitano uno dei regni più ricchi e floridi mai conosciuti. Un luogo in cui, per molto tempo, è stata rinverdita l’alleanza tra elfi e uomini. Un rapporto che ora sembra essere stato distrutto proibendo l’approdo sulle rive di Numenor ai primi. Nonostante questo, però, Galadriel viene qui condotta da un uomo destinato ad avere un ruolo centrale nella guerra contro Sauron e anche nella successiva distruzione dell’anello. Stiamo parlando di Elendil, comandante della flotta reale, padre di Isildur, che sconfisse Sauron ma cedette alle lusinghe dell’anello.

Per gli appassionati del mondo tolkeniano, dunque, i tratta di una vecchia conoscenza, visto che il suo personaggio fa la comparsa nel racconto Caduta di Numenor. In questo terzo episodio, però, impariamo a conoscerlo andando oltre le sue imprese e iniziando a indagare all’interno di un animo complesso, spesso tormentato ma comunque sempre rivolto verso una moderazione e un colloquio che sembra portarlo ad essere vicino a Galadriel più di quanto non dovrebbe. Non a caso il suo nome vuol dire “amico degli elfi”. Alla sua apparente sicurezza di uomo d’onore e d’armi fa da controcanto il personaggio di Halbrand. La sua apparenza sembra quella di un avventuriero, ma sarà veramente così? Dietro a una forza controllata a stento, con particolari doti oratorie, quest’uomo cela un passato che, in qualche modo, lo ricongiunge ad Aragorn. Entrambi, infatti, hanno l’evidente qualità di essere molto più di ciò che non sembrano. Lottando perennemente con un passato e una eredità, capace di rendere più pesanti e faticosi i loro passi.

Gli Anelli del  Potere, recensione terzo episodio
Uno spaventoso orco

Le terre del sud, un regno del male guidato dall’erede di Morgoth

Dal punto di vista estetico, questo terzo episodio è diviso nettamente tra la bellezza splendente dei magnifici palazzi di Numenor e la violenta realtà in cui si trova a piombare Arondir. L’elfo, diventato prigioniero, assieme ad altri suoi compagni, di un esercito di orchi sanguinari, è ridotto alla schiavitù per scavare dei passaggi sotterranei. Grazie a questi, infatti, le terribili creature riescono a raggiungere i villaggi circostanti senza dare segno di se e senza doversi esporre al sole. Il fine di questo lavoro, ovviamente, è la conquista di gran parte delle Terre del Sud, ma per ordine di chi?

Se pensiamo a un antagonista per eccellenza nella saga di Tolkien un solo nome viene spontaneamente alla mente ed è quello di Sauron. In questa prima stagione, però, sembra che a farsi largo sia un altro contendente. E a presentarlo sono gli stessi orchi, inneggiando costantemente al suo nome. Si tratta di Adar, i cui tratti e personalità sono stati nascosti dalla produzione con grande attenzione. Tanto che il terzo episodio si chiude proprio sulla sua immagine sfocata ed indefinibile.

Una scelta stilistica che, oltre all’andamento di narrativo scelto per la puntata, probabilmente deluderà qualcuno. Nonostante questo, però, è bene ricordare che, all’interno di una lunga serialità, come di un racconto ampio, esistono “pagine” essenzialmente preparatorie e descrittive. Senza di loro, infatti, non sarebbe possibile costruire ambientazioni o presentare con profondità nuovi personaggi. Il consiglio, dunque, è di armarsi di una relativa pazienza, ammirando gli effetti incredibili ottenuti con la computer grafica e iniziando a seguire con attenzione il passo di Galadriel e delle altre protagoniste femminili, capaci di condurci alla scoperta del mondo che sarà e in quella Terra di Mezzo in cui abbiamo lasciato una parte di cuore.

Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere, la locandina

Scheda

Titolo originale: The Lord of the Rings: The Rings of Power
Creata da: John D. Payne, Patrick McKay
Regia: J.A. Bayona
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Genere: Fantasy, Avventura
Cast: Robert Aramayo, Charles Edwards, Cynthia Addai-Robinson, Morfydd Clark, Nazanin Boniadi, Peter Mullan, Ema Horvath, Joseph Mawle, Maxim Baldry, Trystan Gravelle, Ismael Cruz Cordova, Owain Arthur, Benjamin Walker, Lenny Henry, Markella Kavenagh
Sceneggiatura: John D. Payne, Patrick McKay
Fotografia: Aaron Morton
Musiche: Howard Shore, Bear McCreary
Produttore: Christopher Newman, Jake Rice, Ron Ames
Casa di Produzione: Amazon Studios, New Line Cinema, Warner Bros. Television, Harper Collins Publishers, Tolkien Enterprises
Distribuzione: Amazon Prime Video

Data di uscita: 09/09/2022

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Trailer

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Fin da bambina, ho sempre desiderato raccontare storie. Ed eccomi qui, dopo un po’ di tempo, a fare proprio quello che desideravo, narrando o reinterpretando il mondo immaginato da altri. Da quando ho iniziato a occuparmi di giornalismo, ho capito che la lieve profondità del cinema era il mio luogo naturale. E non poteva essere altrimenti, visto che, grazie a mia madre, sono cresciuta a pane, musical, suspense di Hitchcock, animazioni Disney e le galassie lontane lontane di Star Wars; e un ruolo importante l’ha avuto anche il romanticismo di Truffaut. Nel tempo sono diventata giornalista pubblicista; da Radio Incontro e il giornale locale La voce di Roma, passando per altri magazine cinematografici come Movieplayer e il blog al femminile Smackonline, ho capito che ciò che conta è avere una struggente passione per questo lavoro. D’altronde, viste le difficoltà e le frustrazioni che spesso s’incontrano, serve un grande amore per continuare.

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