WILLOW 1X03

WILLOW 1X03

Dopo l’avvio dei primi due episodi, la narrazione di Willow entra nel vivo, con una puntata che conferma il mood decisamente dark della serie, facendo progredire la trama e fornendo importanti frammenti di rivelazioni sul background di molti personaggi.

La Compagnia di Elora

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Dopo il convincente avvio della scorsa settimana, con due episodi che avevano delineato il setting e avviato il nuovo viaggio dello stregone Willow insieme alla sua nuova compagnia, la serie Disney+ che fa da sequel al film del 1988 di Ron Howard entra nel vivo con questo La battaglia dell’Agnello Sgozzato. Un episodio che segue direttamente il rapimento di Dove/Elora per opera di un comandante Ballantine infettato dalla magia della Megera, con cui si era chiusa la puntata precedente: Elora, nello specifico, aveva finalmente dimostrato, poco prima del rapimento, di riuscire a utilizzare la sua magia, pur se in modo ancora parziale e poco consapevole. Una magia che comunque non le sarà di grande aiuto in questo nuovo episodio, che vedrà il gruppo di Willow interrompere momentaneamente il suo viaggio alla ricerca del principe Airk, una volta appreso del rapimento della ragazza, per accorrere in suo aiuto. La battaglia del titolo segna, di fatto, il culmine e l’evento-chiave di questa puntata, in una location già oscuramente collegata al passato del personaggio di Boorman, ma anche al suo legame – già richiamato a inizio puntata, con la narrazione della leggendaria armatura de re Thuul – col personaggio di Madmartigan, quello che nel film del 1988 aveva il volto di Val Kilmer.

Di passaggio, ma anche di sostanza

Willow, Ruby Cruz, Erin Kellyman, Amar Chadha-Patel e Tony Revolori in una scena del terzo episodio
Willow, Ruby Cruz, Erin Kellyman, Amar Chadha-Patel e Tony Revolori in una scena del terzo episodio

Questo terzo episodio, dopo un avvio che aveva ripreso le fila della narrazione interrotta nel film del 1988 – ampliando e problematizzando un’epica in origine molto semplice – risulta come un segmento atto soprattutto a far progredire la trama, senza offrire molte rivelazioni in più rispetto a quelle che già ci erano state fornite. Una puntata quindi “di passaggio”, come si dice in questi casi, che tuttavia riesce a stimolare la curiosità dello spettatore grazie ai frammenti del racconto del passato di Boorman (personaggio che, col volto dell’attore Amar Chadha-Patel, si pone sempre più come il vero sostituto di quello che fu interpretato da Val Kilmer); racconti che evocano un antico regno perduto, un oggetto (la già citata armatura) che potrebbe giocare un ruolo decisivo nella trama, e un legame del personaggio stesso con la principessa Kit, erede al trono di Tir Asleen, ancora tutto da svelare e approfondire. L’episodio, in questo senso, gioca scherzosamente con questo ampliamento di sguardo, quando il ladro invita la principessa ad avere pazienza e ad ascoltare tutta la sua storia (la vostra generazione ha zero attenzione per i racconti epici”, le dice) malgrado la ragazza sia desiderosa soprattutto di avere notizie sulla sorte di suo padre. Frammenti di background che la puntata dissemina in modo parco e sapiente, stimolando una curiosità che dovrà aspettare i prossimi episodi per trovare soddisfacimento.

Dolorosi e prematuri scontri

Willow, Ruby Cruz, Warwick Davis e Graham Hughes in una scena del terzo episodio
Willow, Ruby Cruz, Warwick Davis e Graham Hughes in una scena del terzo episodio

L’episodio conferma una volta di più gli alti valori tecnici della serie, con un’impostazione dal taglio dark fantasy decisamente più marcata rispetto a quella (comunque mai tradita nelle basi) del film di Ron Howard del 1988. I dolly e le panoramiche si colorano dei toni lividi del varco dimensionale che i protagonisti stanno per attraversare, primo, previsto turning point della storia; ma, soprattutto, questa puntata è incentrata sul tema della possessione, quella che corrode (e corrompe) il comandante Ballantine, padre adottivo di Jade, costringendo l’apprendista guerriera a un doloroso scontro. Si potrebbe obiettare che il confronto tra i due, con tutto il suo potenziale melodrammatico, venga risolto troppo presto, e che la stessa figura di Ballantine – a sua volta non priva di potenziale – venga sostanzialmente sprecata, con una prematura uscita di scena; l’ipotesi, tuttavia, è che il padre adottivo della ragazza venga utilizzato dallo script più come una figura accessoria, atta a contestualizzare meglio e a dare maggior spessore al background della stessa giovane guerriera. Un personaggio, quello di Jade, di cui pure vediamo qui l’evoluzione, declinata soprattutto nel complesso rapporto con la stessa Kit, amica, rivale e soprattutto compagna abbandonata (non senza un bel po’ di muto rancore).

“We’re off to Never-Never Land”

Willow, Ruby Cruz, Warwick Davis in una scena del terzo episodio
Willow, Ruby Cruz, Warwick Davis in una scena del terzo episodio

Questo La battaglia dell’Agnello Sgozzato risulta un episodio inevitabilmente meno “pieno” e pregnante dei due precedenti, al di là degli importanti eventi che contiene, e di un ritmo della narrazione che resta sostenuto e vivace, culminato nella parte finale nello scontro del titolo. Questa Willow in versione 2022 conferma comunque la ricerca di una mediazione tra un’atmosfera debitrice all’ingenuità eighties, e le necessarie concessioni al pubblico moderno, e in particolare a quello di Disney+: in questo senso vanno lette le battute sdrammatizzanti e un po’ Marvel style pronunciate a più riprese dai personaggi, il comportamento, a tratti, da teenager viziata e ben poco regale della stessa Elora, nonché l’abbondante e non sempre giustificato utilizzo della CGI (tra superflui “topi mannari” e tonitruanti incantesimi). Lo stesso Willow, che qui vediamo per la prima volta utilizzare, volontariamente, le sue facoltà di stregone, sembra vivere a sua volta un conflitto, segnato da un’amarezza che – introdotta dai flashback che avevamo visto nella puntata precedente – riemerge qui, a tratti, tra le pieghe del racconto. Elementi che devono ancora trovare una collocazione precisa nella storia, che comunque sembra immergersi sempre più in un mood dark che chiama tutti i personaggi a scelte radicali; un mood immortalato dalla cover, sui titoli di coda, di Enter Sandman dei Metallica, a introdurre un “ingresso” (quello nella città di Nockmaar) ancora tutto da scoprire.

Willow, la locandina italiana della serie
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Scheda

Titolo originale: Willow
Creata da: Jonathan Kasdan
Regia: Debs Paterson
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Genere: Drammatico, Fantasy, Avventura, Azione
Cast: Erin Kellyman, Tony Revolori, Amar Chadha-Patel, Ellie Bamber, Ruby Cruz, Warwick Davis, Dempsey Bryk, Ralph Ineson, Rosabell Laurenti Sellers, Joanne Whalley, Talisa Garcia, Graham Hughes, Sarah Bennett
Sceneggiatura: Wendy Mericle, John Bickerstaff
Fotografia: Joel Devlin
Montaggio: Miikka Leskinen
Musiche: James Newton Howard
Produttore: Julia Cooperman, Ron Howard, Roopesh Parekh, Hannah Friedman, Tommy Harper, Wendy Mericle, Michelle Rejwan, Kathleen Kennedy, Hameed Shaukat, Jonathan Kasdan
Casa di Produzione: Imagine Entertainment, MGM Television, Lucasfilm, Lucasfilm Television
Distribuzione: Disney+

Data di uscita: 07/12/2022

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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