NINA DEI LUPI

NINA DEI LUPI

Antonio Pisu, al suo terzo lungometraggio con Nina dei Lupi – tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante – compie un’operazione artistica notevole; il regista ha infatti il merito di riportare il cinema italiano di qualità verso il genere fantascientifico, non solo sci-fi, ma thriller, dramma e film d’avventura. Un cinema che sa raccontare e suggerire, oscillando sempre tra una critica spietata (e apocalittica) alla contemporaneità e uno spasmodico desiderio di speranza e, perciò, utopia.

Tra apocalisse e utopia

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Nina (la bravissima Sara Ciocca) è la ragazza di 12 anni protagonista di Nina dei Lupi, nuovo interessante lavoro di Antonio Pisu: sguardo deciso e il tormento di chi cerca risposte alle proprie domande, Nina è all’inizio quasi del tutto inconsapevole della propria storia, che allo spettatore ricorderà vagamente quella della Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki per il legame privilegiato con la natura, qui esemplificato da lupi e boschi di montagna. Come Nina, infatti, anche il pubblico all’inizio resterà confuso; soltanto una cosa sarà da subito chiara, ovvero il fatto che i problemi climatici e ambientali hanno dato luogo a una tempesta solare che ha posto fine al funzionamento di ogni macchinario elettronico, dalla radio fino alle automobili (rimaste bloccate in mezzo alle strade). Un po’ come in Siccità (2022) di Paolo Virzì, dunque, si parla della nostra attualità prendendo spunto da un evento apocalittico, che però potrebbe non risultare così improbabile e assurdo, se rappresentato in un futuro a medio termine. Un’idea brillante che non richiede un budget esoso (come molti film sci-fi), ma semplicemente scenari e scenografie suggestivi (i boschi del Trentino-Alto Adige), oltre a degli interpreti davvero eccellenti.

Un dramma e un thriller

Nina dei Lupi, Sergio Rubini in una scena del film di Antonio Pisu
Nina dei Lupi, Sergio Rubini in una scena del film di Antonio Pisu

Questo Nina dei Lupi non stupisce semplicemente per la sua originalità all’interno del panorama cinematografico italiano, solitamente molto lontano dai film di genere, specie se sci-fi; il film di Antonio Pisu ha invece in sé tutta la profondità e i livelli di lettura propri dei film drammatici, insieme alla tensione del thriller e allo spirito fiabesco del fantasy. Innanzitutto, il perno della sceneggiatura ruota attorno al binomio apocalisse/utopia o, se vogliamo concettualizzare e razionalizzare, intorno al rapporto tra critica feroce e speranza; d’altronde, è proprio una frase di Sant’Agostino quella usata a più riprese dal parroco del villaggio (Fabio Ferrari) per infondere speranza, così come da Fosco (Sergio Rubini) con tonalità diametralmente opposte: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”.

I piani di lettura

Nina dei Lupi, Sara Ciocca e Sergio Rubini in una scena del film di Antonio Pisu
Nina dei Lupi, Sara Ciocca e Sergio Rubini in una scena del film di Antonio Pisu

L’intera sceneggiatura di Nina dei Lupi, così come lo scontro tra la protagonista Nina (germe di speranza) e Fosco (che esemplifica la brutalità tra uomini) sembra costruita proprio per rendere ragione di questo movimento: l’incrinarsi della realtà che dà luogo alla ferocia tra simili da un lato (homo homini lupus) – nonostante una degli aguzzini del villaggio ricordi ironicamente che anche “loro” sono persone – e la forza dirompente dell’utopia, che, quando occorre, sa essere spietata come fosse un lupo di montagna. Dicotomia tra ferocia e speranza che può avere luogo perché rappresentata da due interpreti davvero eccezionali quali Sara Ciocca e Sergio Rubini, oltre alla bravissima Sandra Ceccarelli (che interpreta la maestra del villaggio Diana, faro della tradizione locale e della cultura dell’accoglienza) e a Cesare Bocci (padre di Nina).

Un movimento concettuale e non soltanto una trama thriller, quella di fronte a cui ci si trova: nessuna giustificazione del male, rappresentato in tutte le forme della brutalità e della violenza di uomini su altri uomini (come da sempre accade in guerra) e, parimenti, nessun cedimento verso facili soluzioni. Non tutto può essere salvato e non tutti si salveranno. Come accade nella vita di tutti i giorni.

Locandina

Nina dei Lupi, la locandina del film di Antonio Pisu
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Scheda

Titolo originale: Nina dei Lupi
Regia: Antonio Pisu
Paese/anno: Italia / 2023
Durata: 104’
Genere: Drammatico, Fantascienza, Fantastico
Cast: Sergio Rubini, Sara Ciocca, Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci, Caterina Gabanella, Davide Silvestri, Fabio Ferrari, Federico Calistri, Tiziana Foschi, Tommaso Di Marco
Sceneggiatura: Antonio Pisu, Pierpaolo De Mejo, Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi
Fotografia: Marco Ferri
Montaggio: Fabrizio Franzini
Produttore: Paolo Rossi Pisu
Casa di Produzione: JCG Bits Productions, Genoma Films
Distribuzione: Genoma Films

Data di uscita: 31/08/2023

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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