THE NUN II

THE NUN II

La saga dei coniugi Warren, investigatori del paranormale, si arricchisce con The Nun II di un nuovo episodio, in parte incentrato sull’atmosfera di suspense e sulla psicologia dei personaggi; ma la regia di Michael Chaves non riesce a mantenere fino in fondo i suoi propositi e, man mano che si avvicina al finale, il film gli sfugge di mano.

In missione per conto di Dio

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Francia, 1956. Sono passati quattro anni da quando Padre Burke e la novizia Irene Palmer, inviati dal Vaticano, hanno sconfitto il demone Valak il quale, sotto le spoglie di una monaca malvagia, aveva trasformato il monastero rumeno di Carta in una roccaforte del Male. Si sospetta però che Valak sia tornato dagli inferi, perché fatti inquietanti continuano a turbare luoghi e ministri del cattolicesimo. A partire dal paesino francese di Tarascona, in cui, al termine della messa, un anziano parroco trova una morte orrenda dinanzi agli occhi del chierichetto.
Per via della fama ottenuta dall’avventura rumena, Suor Irene viene nuovamente incaricata dal Vaticano di indagare su tali oscuri eventi, e stavolta si troverà a dover far fronte a un’inquietante scoperta: il demone Valak si è impossessato di una persona per lei speciale.

Esorcisti, suore e avventurieri

The Nun II, Anna Popplewell, Katelyn Rose Downey, Taissa Farmiga e Storm Reid in una scena del film
The Nun II, Anna Popplewell, Katelyn Rose Downey, Taissa Farmiga e Storm Reid in una scena del film

La saga dei coniugi Warren, investigatori del paranormale, si arricchisce con The Nun II di un nuovo episodio, sequel dello spin-off The Nun: entrambi i film rappresentano in un certo senso le “origini del male” in quanto narrano della genesi del demone contro cui si troverà in futuro a dover combattere la coppia di “ghostbusters” in alcuni episodi di The Conjuring.
Non si può certo dire che The Nun e il suo sequel siano “tratti da una storia vera” come avveniva per le vicende dei Warren, ma Padre Burke e suor Irene Palmer rappresentano in un certo senso gli antesignani dei due demonologi, creando un fil rouge tra la saga vera e propria ambientata negli anni Settanta/Ottanta e gli spin off anni Cinquanta. Mentre il personaggio dell’esorcista Burke è piuttosto convenzionale in quanto si rifà chiaramente al friedkiniano Padre Karras e a tutti coloro che l’hanno emulato, quello di suor Irene, ragazza buona e pura ma insieme ironica e temeraria (una convincente Taissa Farmiga), è la chiave di volta della storia.
Se nel film precedente tale intuizione non era stata sfruttata fino in fondo, in The Nun II gli sceneggiatori (tra cui Richard Naing, lo stesso autore di Autopsy, l’horror di culto di André Øvredal, e Akela Cooper, autrice del divertente e sarcastico M3gan), ne colgono il potenziale, abolendo la figura dell’esorcista deja-vu e concentrandosi sulla ragazza.
Viene inoltre “riesumata” – tanto per restare a tema – un’altra azzeccata figura del primo episodio, ovvero quella di Maurice Teriault detto il Francese (uno spavaldo Jonas Bloquet) lo scapestrato avventuriero che insieme ai due era riuscito a sconfiggere Valak. Ora il ragazzo ha trovato impiego come tuttofare presso un collegio femminile e cerca di mettere la testa a posto. In The Nun II si coglie dunque un maggior sforzo di approfondimento dei personaggi, sia dei protagonisti che dei comprimari, tra cui spiccano Storm Reid (la Riley di The Last of Us) nei panni di una monaca riluttante, e la giovanissima e promettente irlandese Katelyn Rose Downey.
Inoltre, se la cifra stilistica del franchise creato da James Wan consiste in un massiccio uso di scene horror in digitale e di jump scare visivi e sonori, qui emerge il tentativo di raffinare lo stile del racconto.

Suspense vs CGI

The Nun II, Bonnie Aarons e Jonas Bloquet in un'agghiacciante scena del film
The Nun II, Bonnie Aarons e Jonas Bloquet in un’agghiacciante scena del film

La paura viene infatti evocata attraverso l’atmosfera notturna di Tarascona e il labirinto di vie deserte che richiamano la malia visiva della serie Il segno del comando, l’alternarsi di luci calde e fredde riflesse sul selciato sconnesso, gli scricchiolii e le ombre che popolano gli anfratti del collegio. Last but not least, aumentano le scene di suspense e l’uso della lentezza finalizzata a creare un crescendo di angoscia nello spettatore.
La storia, imperniata su un mistero legato a Santa Lucia di Siracusa, è una semplice variazione dell’episodio precedente di The Nun, ma l’idea di raccontare della martire accusata di stregoneria e privata degli occhi è intrigante e simbolica. Resta da capire perché la scelta della location sia caduta proprio su Tarascona e non su un paesino italiano, viste le origini della santa.
Il problema è che la regia di Michael Chaves (già autore di La Llorona – Le lacrime del male, 2019 e dell’ultimo The Conjuring: Per ordine del diavolo, 2021) non riesce a mantenere fino in fondo i suoi propositi e, man mano che si avvicina al finale, il film gli sfugge di mano. Si perde dunque l’aspetto introspettivo della trama e, nonostante nella prima parte della pellicola fossero state gettate le premesse per mettere in gioco lati oscuri e paure dei personaggi (che è poi la forza dell’Esorcista friedkiniano, pellicola a cui si ispira superficialmente l’intera saga), lo scontro con il demone Valak si riduce alla solita pacchiana fiera di CGI, a scene girate in modo rapido e congestionato in cui non si fa nemmeno a tempo di capire chi attacca chi e come, insomma alla classica baracconata da luna park che è poi il punto debole del franchise.
Vedere The Nun II è un po’ come togliere il drappo alla sagoma oscura che si materializza nella cripta buia: sotto non c’è assolutamente niente, ma intanto ti sei spaventato.
Difatti, grazie a questa formula semplicistica, la saga dei Coniugi Warren continua a ottenere grande riscontro al botteghino, ma soprattutto ha il merito di appassionare le giovani generazioni all’horror. Senza dubbio l’approccio di James Wan si rifà al gotico e agli stilemi classici del genere, lontano dalla concezione intellettualistica di altri registi, e tale tendenza non si può non caldeggiare: sempre con la speranza che, dopo aver scoperto il rock pop dei Maneskin, il giovane pubblico si appassioni ai Led Zeppelin.

Locandina

The Nun II, la locandina italiana del film
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Scheda

Titolo originale: The Nun II
Regia: Michael Chaves
Paese/anno: Regno Unito, Stati Uniti / 2023
Durata: 110’
Genere: Horror, Thriller
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Jonas Bloquet, Peter Hudson, Storm Reid, Alexandra Gentil, Anna Popplewell, Anouk Darwin Homewood, Bonnie Aarons, Camille Amiel, Florence Mestais, Fulvia Patrizia Olivieri, Katelyn Rose Downey, Léontine d'Oncieu, Margaux Borel, Margot Morris, Maxime Elias-Menet, Natalia Safran, Pascal Aubert, Renata Palminiello, Suzanne Bertish, Taissa Farmiga, Tamar Baruch, Viviana Moin
Sceneggiatura: Ian Goldberg, Richard Naing, Akela Cooper
Fotografia: Tristan Nyby
Montaggio: Gregory Plotkin
Musiche: Marco Beltrami
Produttore: Peter Safran, James Wan, Tricia Miles
Casa di Produzione: The Safran Company, Atomic Monster, New Line Cinema
Distribuzione: Warner Bros.

Data di uscita: 06/09/2023

Trailer

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Scrittrice, cinefila, bibliofila. Sono laureata in psicologia delle comunicazioni di massa e autrice della Trilogia dei Colori (Tutto quel nero, Tutto quel rosso, Tutto quel blu, 2011-2014) edita dal Giallo Mondadori, a cui è seguito Tutto quel buio (Elliot, 2018); nei quattro romanzi della serie la giovane cinefila Susanna Marino va alla ricerca di misteriosi film realmente scomparsi. Ho inoltre tradotto diversi autori noir tra cui Jeffery Deaver e la saga di Dexter, da cui è stata tratta la serie tv omonima, e nel 1999 ho ricevuto il premio "Adelio Ferrero" per la Critica Cinematografica. Colleziono compulsivamente dvd, libri introvabili e locandine di cinema.

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