SI CHIUDE DOPO 117 GIORNI LO SCIOPERO DEGLI ATTORI
Il sindacato SAG-AFTRA ha raggiunto un accordo provvisorio con l’organizzazione degli studios, che domani dovrà essere ratificato dal suo consiglio nazionale. È la fine dello sciopero degli attori più lungo della storia di Hollywood.
Si chiude dopo 117 giorni, salvo sorprese dell’ultimo minuto, lo sciopero degli attori più lungo della storia di Hollywood. I negoziatori del sindacato SAG-AFTRA (Screen Actors Guild) hanno infatti raggiunto ieri un accordo provvisorio coi rappresentanti degli studios e delle piattaforme, accordo che nella giornata di domani dovrà essere sottoposto all’approvazione del consiglio nazionale del sindacato. Le produzioni hollywoodiane potranno così ripartire, dopo uno stop che durava ormai da quattro mesi.
Lo sciopero era stato indetto dal SAG-AFTRA contro l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi (AMPTP), con la richiesta di aumenti salariali, di un miglioramento dei residui dei contenuti in streaming, e soprattutto di una regolamentazione più restrittiva riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale. L’accordo raggiunto ieri ha comportato un aumento dei minimi del 7%, un parallelo aumento dei residui e dei contributi previdenziali e pensionistici, e un nuovo complesso di regole per l’intelligenza artificiale.
È proprio sulle regole per l’uso dell’AI che, a quanto pare, si sarebbero concentrate le trattative più frenetiche delle ultime ore; e sarebbe proprio su questo punto, stando a quanto finora trapelato, che l’accordo conterrebbe le novità più rilevanti. I dettagli non sono ancora noti, ma le richieste degli attori vertevano in particolare sulla generazione di contenuti video senza il consenso dei diretti interessati, anche dopo la morte dell’interprete. Sarebbe questo il punto che, a quanto pare, conterrebbe le maggiori novità.
Hollywood si avvia così a un ritorno alla normalità, dopo i due scioperi che – fatto che non succedeva dal 1960 – avevano parallelamente bloccato attori e sceneggiatori. Dal 14 luglio al 27 settembre l’agitazione del SAG-AFTRA si era infatti sovrapposta a quella della WGA (Writers Guild of America), che aveva indetto il suo sciopero dal 2 maggio.
