GENITORI VS INFLUENCER

GENITORI VS INFLUENCER

Padre, figlia e smartphone. Genitori vs Influencer, su Sky Cinema e Now TV, esplora il conflitto generazionale al tempo dei social e dei follower. Fabio Volo è il papà che si improvvisa anti – Influencer, Ginevra Francesconi è la figlia che si allontana, Giulia De Lellis la causa e la risposta a tutti i problemi. Con un bel cast di contorno (tra gli altri Paola Minaccioni e Nino Frassica), il film gioca la carta della leggerezza per affrontare tematiche di vario tipo, universali ma anche legate alla contemporaneità. Ci sono idee interessanti, non sempre (non troppo) approfondite. Dirige Michela Andreozzi (Brave ragazze).

Tra padre e figlia, un solco social

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Paolo (Fabio Volo), avrebbe dovuto immaginarlo. Professore di filosofia vedovo, si trasferisce a Roma quando la figlia Simone (Ginevra Francesconi) è ancora una bambina. Simone, alla francese, come la de Beauvoir; intuibili le ricadute sulla socialità della ragazza. Come spesso, sempre, accade, le turbolenze adolescenziali scavano un solco nel rapporto tra questo padre e questa figlia. Paolo, che non si era preparato, ha difficoltà a gestire la cosa e in mancanza di alternative cerca di recuperare il rapporto nella maniera peggiore possibile. C’è del vero e del giusto in molte delle sue rivendicazioni. Ma nella furia iconoclasta con cui si avventa contro l’incarnazione più prossima del nemico, lo smartphone, e nell’ostilità con cui liquida il modello di riferimento della ragazza (e non solo), l’influencer, in particolare la seguitissima Ele-O-Nora (Giulia De Lellis) con cui finirà per incrociare il cammino in maniera davvero sorprendente, non c’è solo vecchiume e bieco pregiudizio e, insomma, un mesto tracollo boomer. C’è dell’altro. La cosa più ovvia del mondo.

Genitori vs Influencer recensione

Genitori vs Influencer affronta la tempesta con leggerezza, questo è sempre un pregio, tiene in piedi molte piste e ovviamente fatica a risolvere tutto. Ma funziona adeguatamente perché non perde di vista l’obiettivo. È la storia di un padre e una figlia che si allontanano perché la vita va veloce, ma che tentano comunque di recuperarsi. Molto dipenderà dalla disponibilità ad accettare il cambiamento, dentro e fuori. E dalla lucidità di separare l’esteriorità, che cambia sempre, dai bisogni, che invece sono immutabili. Perché boomer in fondo è soltanto un altro modo per dire vecchio.

Il mondo è degli influencer, e non c’è niente che tu possa fare

Genitori vs Influencer recensione

La regia di Michela Andreozzi (Brave ragazze), che sceneggia insieme a Fabio Bonifacci, si concede il lusso di affrontare l’argomento senza demonizzare, cercando di valorizzare le posizioni di ciascuno e riderci sopra. Genitori vs Influencer arriva che la questione sta già cominciando a sedimentare; al punto in cui siamo, persino l’armamentario lessicale comincia a farsi strada anche tra le coscienze più refrattarie. E così il film può permettersi di sviolinare su hater, follower, boomer, blastare, friendzonare, shitstorm, challenge senza indulgere in parentesi eccessivamente didascaliche.

Il personaggio più succoso è quello di Giulia De Lellis, che nel riprodurre una simil sé stessa racconta molto di quella tensione tra vita reale, immagine social, business e autenticità che è un po’ il cuore neanche troppo segreto del film. Portando la discussione a un livello più articolato rispetto al banale e ormai francamente superato discorso marchetta sì, marchetta no. Imbocca una strada diversa, più obliqua, rispetto alla via nordcoreana scelta da Chiara Ferragni con il suo documentario. L’esito è comunque analogo.

Un ricco contorno

Genitori vs Influencer recensione

Interessante il cast di comprimari, nutritissimo. Nino Frassica, Paola Minaccioni, Massimiliano Vado, Paola Tiziana Cruciani; il condominio solidale che abbraccia Paolo e Simone e fa da surrogato materno. Massimiliano Bruno, il preside oppresso dalla vita, il lavoro, la famiglia. Una particina anche per la regista. C’è sufficiente credibilità e calore in queste caratterizzazioni, un gusto quasi fiabesco nei bozzetti. Brava Ginevra Francesconi; anche il co-protagonista Fabio Volo, che all’inizio veste la sua posizione retrograda con un furore talebano un po’ calcato, aggiusta il tiro e acquista verità. È tutto abbastanza credibile, e questo è un bene per il film.

Accenni di un problema più vasto

Il problema, con Genitori vs Influencer, è che accenna più di quanto non riesca a chiarire. Il rapporto padre figlia. I social, gli influencer e tutta quella roba lì. La fluidità di genere. Una riflessione sul cyber-bullismo, doverosa magari, ma che si chiude un po’ troppo in fretta. Addirittura, nel personaggio del fasc… pardon, del sovranista patriota Vado, un’eco dell’annosa questione Ztl/periferie. Il film cerca di schivare il problema giocando la carta della commedia, della leggerezza di tocco, e questa mossa conserva anche un giusto pragmatismo, perché di cinema si parla e non di un trattato sociologico. Ma alludere senza chiarire ha i suoi evidenti limiti; il film corteggia, ma non sempre va fino in fondo.

Genitori vs Influencer poster locandina
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Scheda

Titolo originale: Genitori vs Influencer
Regia: Michela Andreozzi
Paese/anno: Italia, Spagna / 2021
Durata: 95’
Genere: Commedia
Cast: Nino Frassica, Paola Minaccioni, Massimiliano Bruno, Ginevra Francesconi, Paola Tiziana Cruciani, Marco Zingaro, Massimiliano Vado, Fabio Volo, Matteo De Buono, Michela Andreozzi, Emma Fasano, Giulia De Lellis, Ruben Mulet Porena
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Michela Andreozzi
Fotografia: Fabio Zamarion
Montaggio: Luciana Pandolfelli
Musiche: Pacifico
Produttore: Antonia Nava, Isabella Cocuzza, Marco Patrizi, Arturo Paglia
Casa di Produzione: Paco Cinematografica
Distribuzione: Sky Cinema, Vision Distribution

Data di uscita: 04/04/2021

Trailer

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Nato a Roma a un certo punto degli anni '80 del secolo scorso. Laurea in Scienze Politiche. Amo il cinema, la musica, la letteratura. Aspirante maratoneta.

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