MARVEL CINEMATIC UNIVERSE: COME ORIENTARSI ALL’INTERNO DEL FRANCHISE

MARVEL CINEMATIC UNIVERSE: COME ORIENTARSI ALL’INTERNO DEL FRANCHISE

All’indomani dell’uscita di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ecco una piccola guida sull’ordine in cui vanno visti i titoli del franchise cinematografico (e televisivo) della Marvel.

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Dal 2008 la Marvel va per la maggiore al cinema, grazie all’universo narrativo espanso e condiviso che è stato inaugurato dal primo Iron Man di Jon Favreau. Un universo che continua a espandersi, come stiamo vedendo in questi giorni al cinema con Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il ventottesimo (!) lungometraggio del franchise prodotto da Kevin Feige. Arrivati a questo punto, però, c’è chi si chiede – legittimamente – se non si rischia di perdersi un po’ con tutti i titoli a disposizione, a cui si aggiungono ora le serie realizzate per Disney+. Ecco, quindi, una piccola guida sul modo migliore per navigare le acque dell’universo Marvel sullo schermo.

I film

Avengers: Age of Ultron recensione
Chris Evans e Chris Hemsworth in una scena di Avengers: Age of Ultron

Per quanto concerne i lungometraggi, la regola generale è la stessa dall’inizio del franchise: vanno preferibilmente visti in ordine di uscita, poiché anche i film ambientati nel passato (come il primo Captain America) contengono elementi che funzionano meglio se si hanno le conoscenze pregresse. A questo si aggiunge che, fino ad Avengers: Endgame, vigeva la logica secondo cui la storia si svolgeva più o meno nel periodo in cui usciva il singolo film (The Avengers nella primavera del 2012, Ant-Man nell’estate del 2015, eccetera). Ci sono, però, alcune eccezioni: Black Panther si può guardare subito dopo Captain America: Civil War, e il secondo volume di Guardiani della Galassia, che non contiene rimandi espliciti all’universo narrativo più ampio, può essere visto in tandem con il primo. Infine, Eternals si può vedere come film a sé, a patto di avere almeno le nozioni di base sul lato cosmico del franchise.

I cortometraggi

Un'immagine di Item 47
Un’immagine del corto Item 47

Fino al 2013 era consuetudine in casa Marvel fare i cosiddetti One-Shot, cortometraggi che approfondiscono elementi dei film e venivano resi disponibili come bonus nelle edizioni Blu-ray. Da qualche tempo hanno anche la loro riga dedicata nella sezione Marvel su Disney+, ed è quindi utile precisare dove si collocano lungo la linea temporale del franchise: i due racconti con protagonista Phil Coulson, ossia The Consultant e A Funny Thing Happened on the Way to Thor’s Hammer, hanno luogo rispettivamente dopo L’incredibile Hulk e prima di Thor (ma il secondo andrebbe visto dopo il lungometraggio, per questioni di effetto comico); Item 47 è subito dopo The Avengers, mentre Agent Carter va visto dopo il primo Captain America; infine, All Hail the King approfondisce la figura di Trevor Slattery, introdotta in Iron Man 3. Ci sono anche tre cortometraggi dedicati a Thor, che in teoria spiegano la sua assenza durante gli eventi di Civil War, ma il loro contenuto contraddice parzialmente gli eventi di Thor: Ragnarok.

Le serie Disney+

Loki rinnovato seconda stagione
Una foto di Tom Hiddleston nella serie Loki

Anche in questo caso la regola generale è dell’ordine d’uscita, con il prerequisito di essere a conoscenza degli eventi della cosiddetta Infinity Saga (ma per ciascuna serie c’è la possibilità di fare un ripasso rapido, senza scomodare i vari film, tramite Marvel Legends, che propone periodicamente dei corti che riassumono i dati essenziali sugli eroi di turno). Queste serie, prodotte direttamente dai Marvel Studios, contengono elementi che influiscono sui film, e possono quindi servire da preludi a determinati lungometraggi: WandaVision e Loki, per esempio, introducono concetti che saranno importanti in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, mentre la protagonista di Ms. Marvel sarà presente in The Marvels.

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Le altre serie

Un'immagine dI Agents of S.H.I.E.L.D.
Un’immagine della serie Agents of S.H.I.E.L.D.

Qui il discorso si fa più complicato, dal momento che le altre serie teoricamente ambientate nel Marvel Cinematic Universe erano in realtà prodotte dalla Marvel Television, senza contatti diretti con l’unità cinematografica. Pertanto, la loro canonicità è tuttora argomento di discussione tra i fan. In linea di massima, però, per guardarle è sufficiente conoscere gli eventi essenziali della Fase Uno del franchise (per l’esattezza, la battaglia di New York in The Avengers). Le due grandi eccezioni sono Agents of S.H.I.E.L.D., le cui prime tre stagioni contengono riferimenti diretti ai film usciti nel medesimo periodo (da Thor: The Dark World a Captain America: Civil War), e Agent Carter, che contiene elementi legati a Captain America: The Winter Soldier. È anche utile precisare che tutte queste serie – realizzate per i canali ABC e Freeform e le piattaforme Hulu e Netflix – in teoria sono ambientate prima del finale di Avengers: Infinity War, anche nel caso di stagioni che hanno debuttato dopo.

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Giornalista e traduttore freelance, collabora con varie testate in Italia e Svizzera e con festival come Locarno e la Berlinale. Ama la sala, ma non disdegna le piattaforme.

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