THE EQUALIZER 3 – SENZA TREGUA

THE EQUALIZER 3 – SENZA TREGUA

Terzo episodio di una saga che, senza clamori, si è conquistata il suo buon zoccolo duro di fans, The Equalizer 3 – Senza tregua mantiene in tutto e per tutto ciò che promette, con un Denzel Washington ammazzasette, generosi quantitativi di violenza (a volte ai limiti dell’exploitation) e l’abbozzo di una limitata (ma piacevole) evoluzione nel suo protagonista. La conferma che la dimensione ideale, per un regista come Antoine Fuqua, è proprio in questo tipo di cinema.

To Altamonte, with (bloody) love

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Espressione di un modello di action movie meno iperrealistico e fumettoso rispetto, per esempio, a quello espresso dalla saga di John Wick (per prendere quello che è forse il più fortunato marchio del genere degli ultimi anni) il franchise di The Equalizer è arrivato in questo 2023, senza clamori ma forte di un buon zoccolo duro di fans, al terzo episodio. Una saga, quella creata da Antoine Fuqua con Denzel Washington protagonista, che trae il suo spunto iniziale dalla serie televisiva omonima degli anni ‘80 (nota in Italia come Un giustiziere a New York) e che è andata a rinverdire un sottogenere dell’action americano – quello dei cosiddetti vigilante movies – che aveva trovato l’apice della sua fortuna tra gli anni ‘70 e gli ‘80. Dopo un secondo episodio meno fortunato rispetto al suo predecessore, che in parte sembrava adagiarsi comodamente su una formula sperimentata – depotenziandone anche un po’ il carattere pulp – The Equalizer 3 – Senza tregua promette fin dalle sue prime sequenze un ritorno alla brutalità più fisica del capostipite; e lo fa, questo terzo film diretto ancora da Fuqua, abbozzando anche una certa evoluzione – nei limiti, ovviamente, della sua inevitabile schematicità – della stessa figura del protagonista: non più (solo) sanguinario “angelo custode” per individui vessati, ma forse, anche, individuo capace di ricostruire dei legami umani. Legami intessuti nel luogo per lui, apparentemente, più improbabile.

Sindrome italiana

The Equalizer 3 - Senza tregua, Dakota Fanning in una scena del film
The Equalizer 3 – Senza tregua, Dakota Fanning in una scena del film

La totalità del plot di The Equalizer 3 – Senza tregua si svolge in Italia: nel prologo, vediamo l’ex agente della DIA Robert McCall impegnato in un sanguinoso scontro con gli uomini di un potente boss siciliano, impadronitosi di un non meglio specificato oggetto che Robert è giunto per recuperare. Gravemente ferito nello scontro, McCall viene soccorso sull’autostrada diretta a Napoli dal carabiniere Gio; questi, impossibilitato a raggiungere un ospedale in un tempo utile per salvargli la vita, porta il ferito dall’amico medico Enzo (Remo Girone), che vive come lui nel paesino campano di Altamonte. Enzo cura efficacemente le ferite di Robert, che durante la sua lunga convalescenza finisce per stringere una forte amicizia col medico, legandosi inoltre alla famiglia di Gio e a molti altri abitanti della cittadina. Ma il luogo si rivela presto taglieggiato da una feroce cosca camorristica facente capo a due fratelli, nel mirino dei quali finiscono presto Gio e la sua famiglia; nel frattempo, una scaltra agente della CIA (Dakota Fanning), allertata dallo stesso Robert sui traffici della banda siciliana da lui sgominata, individua un pericoloso piano che sembra legare mafia siciliana, camorra campana e terrorismo di marca jihadista. Sarà presto tempo, per il vigilante, di tornare in azione per difendere i suoi nuovi amici.

La dimensione (felice) del genere

The Equalizer 3 - Senza tregua, Andrea Scarduzio in una scena del film
The Equalizer 3 – Senza tregua, Andrea Scarduzio in una scena del film

Guardando The Equalizer 3 – Senza tregua, e specialmente mettendolo a paragone col recente, spento period drama Emancipation – Oltre la libertà, viene innanzitutto da ribadire quello che in fondo è stato sempre chiaro: un regista come Antoine Fuqua si trova decisamente più a suo agio nei territori del genere puro – meglio se condito con buone dosi di brutalità, e architettato in modo da permettergli di giocare a suo modo con la macchina da presa – che quando si cimenta in soggetti dalle ambizioni più alte. Una considerazione che non fa certo ben sperare per il prossimo, annunciato biopic su Michael Jackson che sarà diretto dallo stesso Fuqua; ma che d’altra parte permette di meglio contestualizzare (e godersi) questo terzo episodio della saga interpretata da Denzel Washington. Un terzo episodio che presenta una trama lineare tanto quanto quella dei due predecessori – anche se qui ci sono due importanti propaggini rispetto alla storyline principale, quella siciliana (nel già citato prologo) e quella ambientata a Roma – ma che esalta ancor più il carattere ludicamente brutale della saga; un carattere espresso in una violenza iperrealistica che tuttavia si ferma un attimo prima di diventare astratta e cartoonesca, spingendo in misura ancor maggiore sul carattere catartico delle uccisioni dei cattivi, tutte fantasiose e tali da chiamare esplicitamente la partecipazione del pubblico. Il meccanismo di identificazione è quindi elementare e basico; ma a fare la differenza sono i robusti quantitativi di ironia (con un Washington gigioneggiante, perennemente sopra le righe nel suo annunciare sfracelli e mattanze di cattivi) e l’ottima regia messa in mostra da Fuqua, con scene d’azione ben orchestrate e qualche pregevole pezzo di regia (un paio di piani sequenza nel prologo).

Il pistolero con un nome

The Equalizer 3 - Senza tregua, Denzel Washington in una scena del film
The Equalizer 3 – Senza tregua, Denzel Washington in una scena del film

L’ambientazione italiana (ultimamente quasi una costante per gli action movie d’oltreoceano: si pensi a tre blockbuster come No Time to Die, Fast X e Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte uno) permette al regista da un lato di giocare in modo ironico con gli stereotipi, dall’altro di delineare efficacemente quell’evoluzione della figura del protagonista – ovviamente nei limiti di un prodotto che deve mantenere ben ferme certe coordinate – a cui accennavamo in apertura: una ventata di limitato, ma piacevole, rinnovamento in una saga a cui non si possono certo chiedere chissà quali scossoni e rivoluzioni della sua formula. Tuttavia, l’immaginaria cittadina di Altamonte – in realtà ricostruita tra Amalfi e i piccoli centri campani di Atrani, Maiori e Minori – che pare piacevolmente immobilizzata in uno stile di vita anni ‘60, fornisce il terreno d’azione ideale per questo violento, implacabile e forse indistruttibile angelo custode contemporaneo; una figura che qui cita un po’ anche i pistoleri dello spaghetti western che fu, spesso giunti casualmente in cittadine vessate da potenti criminali che vi spadroneggiavano, e chiamati a rimettere i conti a posto a modo loro. E i conti, in The Equalizer 3 – Senza tregua, Denzel Washington dimostra di saperli sistemare fino in fondo, in molti sensi; l’”imborghesimento” del suo personaggio, in fondo, è solo temporaneo e (molto) apparente. E non è affatto escluso che ne vedremo ancora.

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Locandina

The Equalizer 3 - Senza tregua, la locandina italiana del film di Antoine Fuqua

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Scheda

Titolo originale: The Equalizer 3
Regia: Antoine Fuqua
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 109’
Genere: Azione, Thriller
Cast: Dakota Fanning, Denzel Washington, Remo Girone, David Denman, Adolfo Margiotta, Salvatore Ruocco, Andrea Dodero, Gaia Scodellaro, Niccolò Senni, Sonia Ammar, Adriano Sabrie, Alessandro Pess, Alessandro Xavier De Silva, Andrea Scarduzio, Bruno Bilotta, Daniele Perrone, Dea Lanzaro, Eugenio Mastrandrea, Manuela Tasciotti, Niccolò Fava, Zakaria Hamza
Sceneggiatura: Richard Wenk
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Conrad Buff IV
Musiche: Marcelo Zarvos
Produttore: Antoine Fuqua, Steve Tisch, Guja Quaranta, Denzel Washington, Tony Eldridge, Clayton Townsend, Alex Siskin, Jason Blumenthal, Michael Sloan, Todd Black, Richard Wenk
Casa di Produzione: Columbia Pictures, ZHIV Productions, Escape Artists, Sony Pictures Entertainment (SPE), Eagle Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures

Data di uscita: 30/08/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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