BOX OFFICE USA: ANCHE IL CAPODANNO È ALL’INSEGNA DI SPIDER-MAN

BOX OFFICE USA: ANCHE IL CAPODANNO È ALL’INSEGNA DI SPIDER-MAN

fonte: BoxOfficeMojo.com

Nel week-end di fine anno, Spider-Man: No Way Home mantiene facilmente il primato al box office americano, superando i 600 milioni di dollari. Lo seguono Sing 2 e The King’s Man.

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È stato un week-end privo di grosse sorprese, per il box office statunitense, quello del Capodanno appena trascorso: un week-end che ha visto il facile mantenimento del primo posto da parte di Spider-Man: No Way Home, che ha ormai superato, a livello domestico, la soglia dei 600 milioni di dollari incassati. È un risultato, quello del film di Jon Watts, che contribuisce alla netta risalita dei numeri per il cinema in sala nell’anno appena trascorso, pur laddove si resta ancora lontani dai risultati pre-pandemia. È particolarmente significativo, il risultato della co-produzione Sony/Marvel, in quanto arriva in un periodo di risalita dei contagi e di rinnovata paura per il diffondersi della variante Omicron.

Spider-Man: No Way Home totalizza la cifra di 52,7 milioni di dollari in tutto il fine settimana, facendo registrare un calo del 37,7% rispetto allo scorso week-end; il film con Tom Holland e Zendaya ha totalizzato una media di 12.529 dollari per sala su una programmazione in 4.206 sale, arrivando così al totale domestico di ben 609 milioni di dollari. Si tratta ormai del decimo incasso americano di tutti i tempi, davanti al film Pixar Gli Incredibili 2 e subito dietro la produzione Lucasfilm Star Wars: Gli ultimi Jedi. Fuori dal territorio statunitense, il film di Jon Watts ha portato a casa ulteriori 759 milioni di dollari, che fanno arrivare il suo incasso globale alla cifra di 1,37 miliardi di dollari.

Subito dietro il film Sony/Marvel, ma ben distanziata nei numeri, troviamo l’ultima produzione Universal e Illumination Sing 2 – Sempre più forte, film animato che segue il Sing del 2016. Il sequel diretto da Garth Jennings, scivolando del 12,2% rispetto allo scorso week-end, totalizza la cifra di 19,6 milioni di dollari, con una media di 5.036 dollari per sala su una programmazione in 3.892 sale. Fuori del territorio USA, i suoi incassi arrivano invece a 54,9 milioni di dollari, cifra che porta il totale incassato a livello globale dal film, finora, alla cifra di 144 milioni. Un risultato, comunque, ancora lontano da quello del primo episodio del 2016, che nel complesso aveva visto l’incasso di 270,4 milioni di dollari negli USA e di 634,2 milioni a livello internazionale.

Si piazza sul terzo gradino del podio l’ultimo episodio (invero un prequel) della saga action/comedy Kingsman, ovvero The King’s Man. Il film, al suo secondo week-end al box office, arriva a incassare 4,5 milioni di dollari, segnando un calo rispetto al fine settimana di esordio del 23,9%. Il film di produzione Fox realizza nel week-end una media di 1.415 dollari per sala su una programmazione in 3.180 sale, arrivando a livello domestico alla cifra (superiore alle aspettative) di 19,5 milioni di dollari. Oltreoceano, laddove è già uscito, il film con Ralph Fiennes incassa ulteriori 28,3 milioni di dollari, chiudendo il week-end con un totale, a livello internazionale, di 47,8 milioni.

Quarto posto per il dramma cristian-sportivo American Underdog, anch’esso al suo secondo week-end al box office americano. Il film targato Lionsgate sulla star della NFL Kurt Warner incassa poco meno di 4,1 milioni di dollari nel fine settimana appena trascorso, facendo registrare, rispetto a una settimana fa, un calo del 30,8%. La sua media per sala, su una programmazione in 2.813 sale, ammonta a 1.448 dollari, mentre il suo totale a livello domestico, realizzato in gran parte grazie al passaparola, è arrivato alla cifra di 15 milioni di dollari. Il film deve ancora essere distribuito fuori dagli Stati Uniti.

In coda alla Top 5 troviamo quella che è stata la grossa delusione commerciale di fine 2021, ovvero Matrix Resurrections. Il quarto capitolo dell’iconica saga targata Wachowski con protagonista Keanu Reeves, al suo secondo fine settimana incassa solo 3,8 milioni di dollari, col brusco calo del 68,1% rispetto al week-end di esordio. La media per sala del film di Lana Wachowski è di 1.076 dollari, su 3.552 sale in cui è stato programmato, per un totale domestico, su due settimane, di 30,9 milioni di dollari: un risultato deludente su cui ha certo pesato, in parte, la contemporanea disponibilità del film in streaming per gli abbonati alla piattaforma HBO Max. Disponibilità che lo ha reso tra l’altro (ma questo è un dato difficilmente quantificabile) il film più piratato di fine anno. Fuori dagli USA, comunque, il film di Wachowski incassa la più robusta cifra di 75,1 milioni di dollari, arrivando così a livello globale a un ricavo di 106 milioni di dollari.

Infine, parlando dei dati globali dell’anno appena conclusosi, va rimarcato che questo ha segnato per il box office statunitense una netta (ma prevedibile) risalita rispetto al disastro del 2020, con un incasso totale che si è attestato alla cifra di 4,4 miliardi di dollari. Una risalita di circa il 91% rispetto all’anno che ha fatto conoscere al mondo il Covid, che tuttavia non deve illudere su una ripresa dell’industria nel suo complesso, ancora ben lungi dal completarsi: gli incassi dell’appena terminato 2021, infatti, fanno segnare comunque una differenza in negativo del 61% rispetto a quelli del 2019, ultimo anno pre-pandemia. Una ripresa che si configura quindi come lenta, i cui segni restano comunque innegabili.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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